Dopo gli striscioni che chiedono a gran voce l'abbattimento del predatore, spunta nella notte una voce fuori dal coro
CEVIO - Con gli allevatori sul piede di guerra e le predazioni che si sono susseguite sui vari alpeggi, il tema del lupo è più caldo che mai. Tant'è che sono diversi i cantoni ad aver già inviato le richieste all'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM) per ottenere il nullaosta e poter procedere così all'abbattimento preventivo di lupi.
Tra questi anche il Ticino. Lo scopo, ovviamente, è quello di ridurre le predazioni di animali da reddito. Come quella (l'ultima) sull’alpe Albagno, nella valle di Sementina, nella notte fra sabato e domenica 7 settembre.
Insomma, da una parte le organizzazioni agricole sul piede di guerra, dall'altra un fronte più silenzioso che il lupo, invece, lo vorrebbe proteggere.
Da quest'ultimo lato della barricata, evidentemente, giunge il cartello comparso questa notte in quel di Cevio. Proprio in quelle zone, di recente, erano apparsi striscioni a favore dell'abbattimento del lupo.
Di tutt'altro tenore quest'ultimo. Che recita il seguente messaggio: «Uomo che puoi tutto, tu che comandi il mondo e proteggi ormai solo te stesso e il tuo reddito, prova a cambiare la mia natura. E che se non potrò mai mangiare erba, la mia casa sono le montagne e i boschi. Ho dei figli da accudire, ho bisogno d'amore e di sesso, desidero viaggiare o accucciarmi nella notte con i miei pensieri. Lasciami vivere, sono parte di te». Firmato... Lupo.