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MERGOSCIATutti giù dal bus: anziani costretti alla scarpinata

20.09.24 - 07:30
La linea si ferma prima a causa di lavori sulla strada che porta al villaggio. Nessuna soluzione alternativa. La popolazione: «Scandaloso».
Ti-Press (archivio)
Tutti giù dal bus: anziani costretti alla scarpinata
La linea si ferma prima a causa di lavori sulla strada che porta al villaggio. Nessuna soluzione alternativa. La popolazione: «Scandaloso».

MERGOSCIA - Lavori in corso lungo la strada cantonale che porta a Mergoscia, villaggio del Locarnese con vista sul bacino della diga della Verzasca. E così i bus di linea non possono raggiungere la piazza principale del paese. Fermandosi circa un chilometro prima. Il problema è che da lì in poi bisogna proseguire a piedi. Un disagio per l'utenza, spesso in età geriatrica, che abita da quelle parti. Così come per i tanti turisti.

La donna di 94 anni con lo zaino – Un residente racconta: «Ho visto una signora di 94 anni con lo zaino costretta a farsi il resto della tratta a piedi. È scandaloso. Servirebbe una certa buona volontà. Questa situazione dura da circa tre settimane. All'inizio non c'è stata nemmeno tanta comunicazione in merito».

Il quesito – Mergoscia è un luogo turistico e popolato da diversi anziani. Possibile che le Ferrovie Autilinee Regionali Ticinesi (FART) e il Comune non siano riusciti a mettersi d'accordo per introdurre un pulmino che porti i passeggeri dalla fermata di Ropiana al nucleo di Mergoscia?

«Noi ci siamo mossi in anticipo» – Daniele Mazzali, gerente del Comune di Mergoscia, spiega: «Ci siamo mossi in anticipo per chiedere alle FART una soluzione. Purtroppo ci hanno detto che non hanno a disposizione un pulmino. A livello locale ci si è dunque arrangiati cercando di fare leva sulla solidarietà degli operai comunali che quando possono portano le persone coi loro mezzi dalla momentanea ultima fermata al paese. I lavori dureranno ancora circa due settimane e miglioreranno comunque la viabilità».

A cosa servono i lavori – Il cantiere in questione è stato commissionato e coordinato dal Cantone, proprietario della strada. I lavori porteranno al rifacimento dei cordoli e dei bauletti con relative barriere e al rinnovo della pavimentazione. In una prima fase, da metà luglio a fine agosto, il servizio delle FART non è stato compromesso. «Nonostante diverse difficoltà siamo riusciti a garantire il servizio normale», sottolinea Cecilia Brenni, portavoce delle FART.

«Consapevoli del disagio» – Col proseguimento del cantiere verso la chiesa di Mergoscia, la conformazione stradale e il relativo restringimento hanno di fatto impedito il passaggio ai bus. Ancora Brenni: «Le informazioni sono state rese pubbliche, come per ogni cantiere che interessa le nostre linee e fermate. A cantiere avviato, noi abbiamo contattato il Comune per trovare soluzioni momentanee. Siamo consapevoli del disagio che questa situazione sta causando e stiamo facendo del nostro meglio per limitare l’impatto dei lavori».

«Scelta già adottata in passato» – Dal 28 agosto, il Cantone ha stabilito una riduzione della larghezza massima consentita della strada a 2,3 metri. «Ciò che di fatto comporta l’impossibilità del passaggio dei nostri autobus – fa notare Brenni –. Abbiamo quindi dovuto fermare il servizio al Bivio per Ropiana». Ci sarebbe un sentiero per accorciare il percorso a piedi verso il paese. Ma non è per tutti. «In ogni caso questa soluzione è già stata adottata più volte in passato anche e soprattutto su richiesta del Comune, per manifestazioni varie».

Sguardo al futuro – La rappresentante delle FART riprende: «L’introduzione di un veicolo più piccolo per servire l’ultima tratta non è possibile per motivi logistici – precisa –. I lavori, commissionati e gestiti dal Cantone, dovrebbero concludersi a fine settembre, permettendo il ripristino del servizio. Finora noi abbiamo ricevuto solo un paio di lamentele, ma restiamo a disposizione per qualsiasi domanda». 

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COMMENTI
 

tschädere 39 min fa su tio
strano ma vero.poche settimane fa su questo giornale viene publicato che il servizio con piccoli bus privati non viene piu permesso dal cantone.se gli specialisti delle fart ragionerebbero solo un millimetro avrebbero scoperto che ci sino piccoli pulmini disponibili.ma purtroppo costano.

prophet 44 min fa su tio
un paio di militi della protezione civile con un veicolo navetta ? Far fare qualche ora di lavoro a qualcuno in disoccupazione fornendo un furgoncino 8 posti ?

saetta 46 min fa su tio
Non sapevo che il comune di Mergoscia avesse un gerente....ma sa pò...😵‍💫

Busca 1 ora fa su tio
In Ticino ci sono tratte che sono servite da bus o autopostali adatte a percorrere strade strette. Con un pizzico di buona volontà, il problema lo si sarebbe potuto risolvere.

GabrieleC 2 ore fa su tio
Premetto che salgo spesso a Mergoscia in bicicletta, il 90% delle volte i bus sono praticamente vuoti e ora dicono che "non si è trovato un pulmino". Signori, ma questo sarebbe da far commentare da Radio 24, radio Zanzara...

Dylan Dog 3 ore fa su tio
Brè sopra Locarno non è servito del tutto da nessun bus!! Trovo scandaloso che ci siano comuni ticinesi abbandonati dal servizio pubblico solo perché poco redditizi...
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