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CANTONE/SVIZZERA«Aumentare gli aiuti ai Cantoni colpiti dal maltempo, azzerando quelli per l'Ucraina»

16.09.24 - 14:00
A chiederlo al Consiglio Federale è Lorenzo Quadri della Lega dei Ticinesi
Ti-Press
Fonte Lorenzo Quadri
«Aumentare gli aiuti ai Cantoni colpiti dal maltempo, azzerando quelli per l'Ucraina»
A chiederlo al Consiglio Federale è Lorenzo Quadri della Lega dei Ticinesi

BERNA - La ricetta proposta potrebbe apparire semplice e rapida. Ma così certamente non è. L'obiettivo sarebbe quello di domandare al Consiglio Federale di aumentare i risarcimenti ai Cantoni colpiti dal maltempo, azzerando l’ultimo contributo previsto per l’Ucraina.

Promotore di questa iniziativa, sotto forma di interpellanza, è il consigliere nazionale Lorenzo Quadri (Lega dei ticinesi).

Situazione - «Venerdì 13 settembre il Consiglio federale ha annunciato che chiederà lo stanziamento di 56 milioni di franchi per aiutare i Cantoni colpiti dal maltempo di questa estate (ovvero Ticino, Grigioni, Vallese, Vaud e Berna). I contributi sono destinati all’attuazione di misure immediate, alla sostituzione ed al ripristino di opere, impianti e infrastrutture di protezione», la premessa del testo depositato.

Numeri - L’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) stima in 119 milioni di franchi l’importo che i Cantoni dovranno spendere per tornare ad un livello di sicurezza paragonabile a quello anteriore ai nubifragi dei mesi scorsi. Per Ticino, Grigioni, Vaud e Berna il contributo della Confederazione coprirebbe il 35% dei costi. Per il Vallese, invece, la copertura raggiungerebbe il 55%.

Considerazione - «E’ tuttavia evidente che i danni totali provocati dal maltempo degli scorsi mesi sono assai superiori ai 119 milioni di franchi indicati dall’UFAM. Occorre infatti tenere conto, ad esempio, delle attività economiche danneggiate, alle cui necessità le basi legali attuali non sembrano in grado di rispondere in modo adeguato. Interpellato sul tema della tempistica di richiesta del lavoro ridotto, ad esempio, il DEFR ha rinviato ai Cantoni», si articola l'intervento.

Lo stesso giorno in cui il CF ha annunciato «l’insufficiente somma di 56 milioni di franchi per i Cantoni colpiti dai nubifragi, il governo ha pure annunciato un nuovo versamento di ben 100 milioni di franchi all’Ucraina (praticamente il doppio di quanto destinato ai Cantoni) sotto forma di messaggio per l’aumento di capitale della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS), motivandolo con questioni di immagine (“sottolineare la credibilità e l’affidabilità della Svizzera”)», aggiunge Quadri.

Da qui dunque la considerazione conclusiva. «E’ inaccettabile che gli aiuti all’Ucraina abbiano la precedenza sui risarcimenti ai Cantoni colpiti dal maltempo. Prima vanno integralmente indennizzati i Cantoni e le relative attività economiche – se del caso anche con misure eccezionali che esulano dalle basi legali presenti, se esse si dimostrano inadeguate – e solo in un secondo tempo si pensa, eventualmente, agli aiuti all’estero; che peraltro andrebbero drasticamente ridotti».

Richieste - La prima è più immediata delle domande è sapere se il «Cf intende aumentare in modo sostanzioso gli aiuti ai Cantoni colpiti dal maltempo, cominciando con l’azzerare l’ultimo contributo di 100 milioni di franchi per l’Ucraina». A cui fa seguito anche la richiesta di sapere in base a quali valutazioni «i contributi per l’Ucraina per questioni di immagine hanno la priorità sugli aiuti ai Cantoni colpiti dal maltempo, e pertanto tolgono risorse a questi ultimi». Secca la concluisione. «Il CF ritiene di dimostrare “credibilità ed affidabilità” alla popolazione dei Cantoni di cui sopra, lesinando sui risarcimenti a loro destinati per beneficiare Kiev dell’ennesimo contributo ad 8 zeri?»


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