L'intero sistema sarà ora gestito interamente sul territorio ticinese.
Con l’inizio di settembre Bellinzona concretizza il cambio di regime nell’ambito della separazione e dello smaltimento della plastica.
La Città è passata ad un sistema di raccolta e riciclaggio gestito interamente sul territorio ticinese, a vantaggio della tracciabilità e con un minore impatto in termini di trasporto. Il nuovo sacco speciale è in vendita nei consueti punti vendita autorizzati.
Negli Ecocentri l’utenza riceverà un volantino contenente tutte le spiegazioni.
Cos’è cambiato per i cittadini? - Anzitutto, appunto, il sacco: la raccolta non avviene più tramite il “Sammelsack” in uso dal 2019, quando è partita la sperimentazione. Il nuovo sacco si può acquistare nei consueti punti vendita autorizzati in rotoli da 10 pezzi: la lista completa e aggiornata è ottenibile agli Sportelli multifunzionali di quartiere e consultabile alla pagina www.bellinzona.ch/plastica.
Dettagli - Ciascun pezzo ha una capienza di 60 litri e costa 2 franchi e 20 centesimi, ovvero 30 centesimi in meno rispetto al sacco precedentemente in uso. Come in passato, i sacchi possono essere consegnati in quattro dei nove Ecocentri principali presenti sul territorio comunale, quelli di Bellinzona-Carasso, Claro, Giubiasco e Sementina.
Fino a dicembre 2024 - Fase transitoria fino alla conclusione dell'anno: chi lo vorrà potrà esaurire i propri esemplari dei “vecchi” Sammelsack potrà infatti continuare a consegnarli, ma solo all’Ecocentro di Bellinzona-Carasso.
Commento - «L’impegno di Bellinzona nella separazione della plastica parte da lontano. Era infatti il 2019 quando, tra i primi comuni in Ticino, la Città introdusse il concetto con l’obiettivo di favorire una gestione dei rifiuti maggiormente consapevole ed in linea con i princìpi dello sviluppo sostenibile. Tale sperimentazione ha portato ad un’ottima adesione dell’utenza e ha consentito di raccogliere ogni anno, in media, 130 tonnellate di plastica», spiega il Comune. È così stato possibile ridurre in maniera importante l’impatto ambientale. «Tuttavia, quel sistema imponeva il trasporto dei rifiuti fuori Cantone, e successivamente all’estero, tramite autocarri. Inoltre, presentava criticità circa il tracciamento della destinazione finale di parte della plastica raccolta, una volta varcati i confini nazionali», si chiarisce.
Protagonisti - Il passaggio ad un sistema di raccolta separata della plastica gestito interamente in Ticino – tramite la ditta Fratelli Puricelli SA di Riva San Vitale a cui altri Comuni si sono già affidati – consente ora alla Città di adeguarsi alle più recenti disposizioni cantonali, di evitare i trasporti Oltralpe e di concentrarsi sulle materie plastiche di più efficace riciclo, ovvero il polietilene (PE, indicato sulle confezioni con i numeri 2 e 4) e il polipropilene (PP, indicato con il numero 5).