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LUGANOPiù di 120 eventi, per una cultura che ha fame di spazi

23.09.24 - 12:10
Presentata la prima parte della stagione del Foce, con un focus: valorizzare sempre di più le realtà indipendenti del territorio
FOCE
Più di 120 eventi, per una cultura che ha fame di spazi
Presentata la prima parte della stagione del Foce, con un focus: valorizzare sempre di più le realtà indipendenti del territorio

LUGANO - Lunedì è stata presentata la prima parte della stagione 2024/25 del Foce a Lugano. Musica, teatro, cinema, incontri e ballo accompagneranno i luganesi (e i ticinesi tutti) da ottobre fino a maggio. Una varietà di temi e proposte - oltre 120 quelle che vanno a comporre questa prima sezione - che si articolano in svariate rassegne, tutte nel segno di una grande qualità. Un termometro di quanto accade in Ticino, di cosa bolle nelle pentole di gruppi, enti e compagnie.

Una casa per il territorio - «Due location piccole ma preziosissime per ospitare una stagione intensissima e ricchissima» ha sottolineato Roberto Badaracco, capodicastero Cultura, sport ed eventi della Città di Lugano. Una realtà che ormai funge da vero e proprio centro culturale, ha tenuto a evidenziare il direttore artistico Filippo Corbella. Il Foce, come è stato ricordato, è un luogo aperto anche a tutte le realtà del territorio. «Una piccola risposta dell’ente pubblico, che vuole rispondere alla richiesta» che viene dagli artisti ticinesi. Rientrano in quest’ottica varie iniziative come le Residenze artistiche, giunte alla terza edizione.

La valorizzazione della cultura indipendente, o alternativa, è il prossimo focus del Dicastero. L’annosa necessità è quella di spazi adeguati - senza dimenticare il bisogno di far fronte ai costi, spesso troppo onerosi per le piccole realtà locali. Lugano vuole intervenire in questo senso, per lanciare un segnale a tutti gli operatori culturali. Come si è fatto con la rassegna Random. E si proseguirà in questa direzione, viene garantito. «Se la cultura vuole ancora crescere, ha bisogno di spazi» afferma Badaracco. Che possono essere gestiti in modo diverso e senza rubarsi spettatori, come ha dimostrato l’esempio de La Tour Vagabonde, ha fatto notare a sua volta il Direttore della Divisione eventi e congressi, Claudio Chiapparino. Chi dice che quelli attuali sono sufficienti «non ha capito il potenziale culturale del nostro Cantone» ha concluso Badaracco. «Vogliamo favorire al massimo tutte le realtà» del territorio, ha tenuto a sottolineare Chiapparino. 

Musica - La musica fa la parte del leone nella programmazione del Foce. Merito degli ottimi ospiti, specialmente della scena italiana, che compongono l’ossatura della rassegna Raclette. La linea scelta per questa stagione è quella delle celebrazioni. Si comincia con i Tre Allegri Ragazzi Morti e si prosegue con una vera chicca: merito dei La Crus, che terranno proprio a Lugano uno dei quattro concerti di presentazione della reunion e del nuovo album, in uscita a marzo. Rap e hip-hop non possono mancare: arriveranno Inoki e Kaos & Dj Craim. Jazz me up! andrà a soddisfare anche i palati più esigenti, a partire dalla cantante e trombettista catalana Andrea Motis. Si aggiungono poi i concerti non organizzati in proprio - e anche qui i nomi sono di primissimo piano, della scena locale e italiana: Ele A, Andrea Bignasca, The Kolors e Marlene Kuntz, che suonarono nella serata inaugurale dello Studio Foce, 12 anni fa.

Non bisogna dimenticare la già citata rassegna Random che mette a disposizione il Foce a realtà giovanili e associazioni (e che costituisce l’80% delle offerte al Foce, ha fatto notare il direttore artistico Filippo Corbella). Oppure serate come Open Mic e quella che vedrà protagonisti Ruben e Michael Camillas, X-Mary e il dj set conclusivo di Auroro Borealo.

Teatro - Il Teatro Foce è la casa della rassegna Home, che vedrà in scena da ottobre a gennaio 17 compagnie del territorio. A queste rappresentazioni bisogna aggiungere il FIT Festival, il Festival Internazionale delle Marionette, gli spettacoli organizzati dal LAC, le rassegne Garden, Senza Confini e SOLOinscena. Tutto ciò contribuisce a creare «un mosaico» che dà un'idea di quanto accade sul territorio, ha spiegato l'addetta alla comunicazione Manuela Masone.

Cinema - Sul versante cinema continuano le proposte in lingua originale di Club Cult Original Version, curate da Agorateca. Da segnalare inoltre “Hallelujah: Leonard Cohen, a Journey, a Song”, di Daniel Geller e Dayna Goldfine. Tornano poi, dal 6 all’11 novembre, i Lugano Animation Days, festival internazionale del cinema di animazione.

Incontri e danza - Michael Fehr e Marko Miladinovic sono gli ospiti dei primi due incontri della rassegna Agorateca Incontri. Gli appassionati di ballo e danza potranno poi prendere parte alle serate dedicate a Milonga, Alma Latina e Swing. Non dimenticando, poi, Fuckup Nights Lugano vol. 23, organizzato da Dance In Your Essence di Romina Henle.

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COMMENTI
 

Simo99 2 mesi fa su tio
p.f.lasciate stare le realtà indipendenti che avete già fatto abbastanza danni a Lugano😡a voi interessa il controllo non l'arte..lo scopo recondito é controllare.. L'arte in ticino é zero o poco più proprio grazie al dicastero e ai politici che ci stanno dietro.. non esistono spazi e quelli che ci sono, sono gestiti in maniera buffa e totalmente scollegata dalla realtà.. p.f. almeno non fate finta di voler aiutare😡 o di avere nobili principi, avete fatto le cose male, mancano soldi allora si pensa a salvare il tutto con la storiella delle realtà indipendenti"

Eritos 2 mesi fa su tio
Risposta a Simo99
Ben detto
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