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Tra critiche e scetticismo: «Rimarranno tutti a bocca aperta»

LUGANOTra critiche e scetticismo: «Rimarranno tutti a bocca aperta»

24.09.24 - 14:11
Si è svolta oggi la cerimonia di posa della prima pietra del Palazzetto dello Sport: si chiamerà PalaRaiffeisen e sarà pronto a fine 2026.
CITTÀ LUGANO
Tra critiche e scetticismo: «Rimarranno tutti a bocca aperta»
Si è svolta oggi la cerimonia di posa della prima pietra del Palazzetto dello Sport: si chiamerà PalaRaiffeisen e sarà pronto a fine 2026.
Badaracco: «Una maratona, ma un sogno che si realizza».

LUGANO - Le grandi opere urbanistiche non nascono dall’oggi al domani. Seguono un percorso lungo prima di vedere la luce, spesso tormentato da insidie e scetticismi. Il Palazzetto dello Sport di Lugano non fa eccezione. Eppure la cerimonia di posa della prima pietra, svoltasi questa mattina, rappresenta un passo importante e concreto verso la realizzazione di una struttura centrale per il Polo sportivo e degli eventi.

Tra sfide e ostacoli - E proprio da questa "maratona" il sindaco Michele Foletti è partito per iniziare il suo discorso, durante la conferenza stampa di presentazione. «La democrazia si nutre di dissenso, confronto critico e di apertura all’interesse generale. La forza della città di Lugano è stata quella di credere sempre nella bontà del progetto le cui fondamenta erano state già accettate nel 2010». Perché, come detto, gli ostacoli non sono mancati. Da ultimo l’interpellanza dell’Mps, che criticava la decisione di chiudere la struttura rinunciando alla vetrata, così come altre modifiche del progetto.

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Foletti è passato poi a ricordare il referendum votato nel 2021, «un'ulteriore conferma della nostra visione: il PSE concepito come una struttura polifunzionale che valorizzerà e riqualificherà un interno comparto dando un impulso all'economia». Le tempistiche? Le tappe procedono a ritmo spedito. «Stiamo rispettando i tempi previsti. I lavori del Palazzetto verranno conclusi a novembre del 2026».

Il valore simbolico della prima pietra - Al sindaco ha fatto eco anche il responsabile del Dicastero Cultura, sport ed eventi, Roberto Badaracco: «Un anno dopo la posa della prima pietra dell’Arena sportiva ora si realizza un secondo sogno». Un passo forse ancora più significativo. «Lo stadio, seppur vecchio, c’era già. Il palazzetto invece no. E se ne parla di oltre 40 anni».

«Finalmente», sottolinea soddisfatto Badaracco. «Tutti rimarranno a bocca aperta». Le aspettative sono alte. Ci si attende una vera rivoluzione a Lugano. «Diventerà un luogo di aggregazione sportiva e non solo, verrà usato anche per altre necessità». Attualmente la squadra di basket si trova costretta a giocare in una struttura privata, l’Elvetico. Mentre, «con un po’ di vergogna», il volley ha trovato casa al Palamondo di Cadempino. 

TioLa capsula contenente tutti i cimeli delle società sportive che verranno ospitate nel palazzetto.

La vetrata del palazzetto - Le critiche e le perplessità, come detto, non hanno risparmiato il palazzetto. Anzi, durante le scorse settimane la città è stata accusata di non rispettare la volontà popolare apportando modifiche al progetto iniziale. «Non è assolutamente vero». Badaracco respinge le accuse. Il clima resta però teso. «Abbiamo fatto delle ottimizzazioni e degli affinamenti proprio per andare incontro alle società sportive che hanno richiesto dei cambiamenti, delle modifiche. Una di queste era la chiusura delle vetrate. A qualcuno ha dato fastidio, ma a livello tecnico e funzionale è una soluzione migliore per tutti. Sono sicuro che quando vedranno il palazzetto dello sport capiranno che non è un grosso problema. Lo sport si svolge dentro, non fuori».

Detto questo, il Palazzetto vuole colmare un vuoto che a Lugano, ma non solo, iniziava pesare. «Il Ticino è l’ultimo agglomerato svizzero senza una struttura sportiva di sala moderna Dovevamo sempre avere dei cerotti e delle soluzioni alternative. Era una situazione inaccettabile per una città come Lugano. È un passo dovuto». Non deve sorprende quindi se il Palazzetto voglia diventare la casa di tante associazioni, come judo, tennis da tavolo, scherma, ginnastica, senza dimenticare gli atleti paraplegici dell’associazione Insuperabili. Oltre mille atleti divideranno gli spazi. «Per forza di cose dovranno trovare delle intese», ha concluso il vicesindaco.

Come sarà la struttura - Il Palazzetto dello Sport (PS) sarà la nuova casa per circa un migliaio di atleti e atlete di sport, come ad esempio basket, pallavolo, ginnastica, scherma, tennis tavolo, judo, ginnastica ritmica. La struttura sarà dotata di una palestra multifunzionale per eventi sportivi con una capacità di 3'000 spettatori, trasferibile in palestra tripla per gli allenamenti, una palestra doppia e diverse palestre dedicate a specifiche discipline, con spazi funzionali per l’allenamento, il recupero fisico, una sala fitness e uffici amministrativi della Divisione Sport e delle società sportive. Il PS è stato concepito per realizzare eventi extra sportivi fino a una capienza massima di 4'000 persone (1'600 seduti, 2'400 in piedi). Vedrà la luce alla fine del 2026 e si chiamerà PalaRaiffeisen.

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