Presa di posizione della Renzetti Properties: «Progetto equilibrato»
MURALTO - «In relazione al ricorso interposto dalla Società Ticinese per l'Arte e la Natura (STAN) contro il progetto di riqualificazione in via Stazione 1-3, la Renzetti Properties desidera fornire chiarimenti in merito al progetto edilizio e al contesto normativo, con l’obiettivo di dissipare le preoccupazioni sollevate». Dopo la notizia del ricorso contro la licenza edilizia rilasciata dal Municipio di Muralto per la demolizione degli stabili esistenti con una nuova costruzione a destinazione mista, arrivano le puntualizzazioni da parte della Renzetti Properties Sa (che con la Posteggi Stazione Muralto Sa ha ottenuto la licenza edilizia per il progetto).
Contesto del progetto - «Il progetto di sviluppo prevede la demolizione di edifici esistenti, tra cui alcuni dotati di portici, e la costruzione di nuovi stabili a destinazione mista (residenziale e commerciale), anch’essi dotati di portici». L’intervento, «parte di un più ampio piano di riqualificazione», mira a valorizzare «l’area urbana in coerenza con il Piano particolareggiato del Grand Hotel (PPGH), approvato dal Consiglio di Stato nel 2011».
Ponderazione degli interessi e vincoli normativi - «Contrariamente a quanto affermato dalla STAN, l'Inventario federale degli insediamenti svizzeri da proteggere (ISOS) non ha valore vincolante ai fini della pianificazione edilizia. L’ISOS fornisce indicazioni di carattere conoscitivo, ma non impone vincoli giuridici alla conservazione di edifici, come ribadito in diverse sentenze del Tribunale federale. Le raccomandazioni dell'ISOS, relative alla conservazione dell’edificio dotato di portici, non sono state recepite nel PPGH, che ha invece concentrato le potenzialità edificatorie lungo via Stazione. Inoltre, a luglio 2024 il Comune di Muralto ha licenziato il messaggio numero 2024/11 riguardante la lista dei beni culturali di interesse comunale, che non comprende i mappali in questione».
Compatibilità con il contesto urbano - Il progetto «rispetta pienamente le prescrizioni del PPGH e mira a integrarsi armoniosamente nel contesto paesaggistico. È importante sottolineare che, proprio per garantire un'integrazione ottimale con il contesto urbano, il progetto non sfrutta interamente la volumetria permessa dal piano particolareggiato. In questo modo, si riduce l’impatto visivo delle nuove costruzioni, favorendo una maggiore armonia con il tessuto esistente e preservando la qualità architettonica della zona. Questa minor volumetria significa anche il mancato sfruttamento di tutti gli indici edificatori disponibili (quasi un migliaio di metri quadrati in meno), aspetto che sottolinea una volta di più la natura non speculativa del progetto e l’importanza degli aspetti architettonici e di inserimento nel contesto esistente».
È altresì «rilevante evidenziare che l'Ufficio Natura e Paesaggio (UNP) del Canton Ticino è intervenuto, come da suo mandato, nell'armonizzazione e ottimizzazione del progetto iniziale. Grazie alla collaborazione con l'UNP, in diversi incontri, è stata presentata una variante che garantisce un equilibrio ottimale tra esigenze urbanistiche e tutela del paesaggio, con un occhio attento alla sostenibilità e alla conservazione delle caratteristiche naturali dell'area».
Valorizzazione di un'area degradata - Attualmente, «lo stato del comparto fronte stazione risulta degradato. La sua rivalorizzazione, attraverso un intervento rapido e qualificato, non porterà benefici solo sotto l’aspetto architettonico e urbanistico, ma anche a livello sociale e turistico per tutta la regione. Una riqualificazione efficace contribuirà a migliorare la qualità della vita urbana, rendendo l’area più attrattiva per i residenti e i visitatori».
Ruolo della STAN nella pianificazione - «La STAN è stata coinvolta attivamente nella fase di stesura del PPGH, senza tuttavia sollevare alcuna obiezione o osservazione nella lettera spedita al Municipio di Muralto nel 2011. Ciò evidenzia come l'attuale opposizione risulti in contrasto con il giudizio positivo precedentemente espresso dall'associazione durante la fase di consultazione. Questa mancanza di opposizioni preliminari conferma la validità del processo pianificatorio adottato dalle autorità competenti. Ricordiamo, infine, che il Comparto “Urbania” era già stato inserito nell’ISOS durante l’iter pianificatorio».
Coordinamento con il cantiere del Grand Hotel - «È fondamentale che i lavori del Grand Hotel di Locarno, attualmente in corso, e il progetto relativo ai portici sottostanti vengano gestiti in modo coordinato e armonioso. Questo approccio garantirà uno sviluppo ottimale per tutti gli attori coinvolti, contribuendo a un'apertura del Grand Hotel e a una nuova edificazione a monte in tempi compatibili, rafforzando il valore strategico e turistico dell’intera zona».
Le conclusioni - «Le società promotrici del progetto ribadiscono la loro volontà di proseguire nel percorso di sviluppo conforme alle normative vigenti e alle esigenze di riqualificazione del territorio. Il ricorso della STAN, sebbene fondato su preoccupazioni legittime, non tiene conto dell’equilibrata ponderazione degli interessi operata dalle autorità competenti e del quadro normativo approvato».