PS: «Scenario che complica il dialogo». MPS: «Ci opporremo». OCST: «Tutti in piazza il 16 ottobre».
BELLINZONA - Non sono tardate ad arrivare le prime reazioni al preventivo (il disavanzo d’esercizio, lo ricordiamo, è di 64 milioni).
«Pronti al dialogo, ma con chi e su che basi?» - il Partito socialista esprime «profonda preoccupazione per i tagli annunciati ai sussidi di cassa malati e per l’insufficienza delle misure prese per contrastare l'aumento del costo della vita per i dipendenti pubblici e parapubblici».
Scenario che «complica il dialogo» - L’indicazione «sconsiderata del centrodestra emersa ieri dalla commissione della Gestione di mettere in discussione le entrate previste dalla tassa di collegamento e dalla progressione a freddo, non solo smentisce le decisioni prese dai propri Consiglieri di Stato, ma rischia anche di peggiorare ulteriormente la situazione finanziaria del Cantone con un impatto negativo di 23 milioni. Questo scenario complica ancor più il necessario dialogo tra i partiti per trovare soluzioni concrete per tutelare il potere d’acquisto della cittadinanza».
«Ci opporremo» - Per l’MPS, «la presentazione del preventivo 2025 da parte del governo non suscita significative sorprese. Al di là delle cifre, l’orientamento di fondo è quello contenuto nel Preventivo 2024». In particolare, «viene ribadito l’attacco ai salari del personale pubblico e parapubblico, la diminuzione del numero di persone al beneficio dei sussidi di cassa malati (attraverso un contenimento dell’aumento dei sussidi), la riconferma dei tagli – ripresi dal preventivo 2024 – nel settore sociale (in particolare nei settori delle case per anziani, dei servizi di assistenza a domicilio di interesse pubblico, delle strutture per disabili adulti e minorenni e delle strutture di protezione per minorenni), una serie di peggioramenti nella scuola». Vi sono quindi «ampie ragioni affinché l’MPS, come era già stato il caso per il Preventivo 2024, si opponga anche al Preventivo 2025».
La nota dell'OCST - «Il preventivo 2025, e ce lo attendevamo, prosegue nella direzione tracciata dal preventivo 2024». A dirlo, in una nota, è l'OCST. «L'esercizio di equilibrio finanziario porta a un risparmio che tocca in modo diretto il personale pubblico, che si vede riconosciuto solo parzialmente il rincaro, la scuola e, in modo indiretto ma più doloroso, il personale sociosanitario e socioeducativo per una riduzione delle risorse agli enti sussidiati». In particolare per questi enti le misure di risparmio non potranno che incidere in modo decisivo sulle lavoratrici e sui lavoratori del settore. Questi già operano in condizioni difficili a causa dell'aumento del carico di lavoro e lo scorso anno hanno subito il mancato riconoscimento del rincaro neppure mitigato dal contributo una tantum. Invitiamo la popolazione a unirsi a tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori dei servizi sociosanitari e socioeducativi, del servizio pubblico e della scuola per manifestare il prossimo 16 ottobre in piazza Governo a Bellinzona a difesa dei servizi pubblici e delle condizioni di lavoro».