Tra liquami maleodoranti e condizioni igieniche discutibili, i residenti di Quartiere al Poggio a Tesserete sono preoccupati e infastiditi.
TESSERETE - «Dal muro di questo condominio sgorga liquame fognario. Con tutte le conseguenze del caso, sia a livello di igiene che di odore». A dirlo a Tio/20Minuti è Alessandro, che risiede proprio di fianco alla palazzina di cui stiamo parlando, situata al Quartiere al Poggio 5, nel cuore di Tesserete.
«Questa situazione va avanti da ben sei mesi ed è dovuta a una condotta fognaria rotta», sottolinea. «Il muro è ormai marcio e non riesce più a contenere il liquame, che sgorga a cielo aperto e in varie occasioni si è riversato fino in strada». Una strada, questa, «sulla quale noi vicini transitiamo quotidianamente e in cui passano anche numerosi ragazzi che si recano alle vicine scuole medie».
«Si è rifiutato, poi ha fatto ricorso» - Già a marzo l'immobiliare che si occupa del condominio di Alessandro ha segnalato il problema al Comune. Effettuate le dovute verifiche, quest’ultimo ha quindi ordinato al proprietario del condominio di riparare la condotta fognaria. «Lui però ha temporeggiato, poi si è rifiutato e ha finito per fare ricorso al Consiglio di Stato», ci dice Alessandro. Ergo: la situazione è ferma e i vicini sono esasperati.
«Nel frattempo, visto che il proprietario si è attaccato a queste formalità, abbiamo chiesto al Comune di effettuare quantomeno delle pulizie periodiche sul posto, perché noi le imposte le paghiamo anche per questo e crediamo sia dovuto garantire delle condizioni igieniche minime. Per ora però nulla è stato fatto».
«Siamo preoccupati» - «Sono acque di scarico maleodoranti», ci conferma un altro residente di Quartiere al Poggio. «È una situazione sgradevole, perché l’entrata della nostra palazzina è proprio di fianco a questo muro. A preoccuparci molto è anche il fatto che a causa del ricorso non si sa nemmeno quando tutto questo finirà..e l’intera faccenda potrebbe probabilmente essere risolta con una cifra non eccessiva».
Tutto in stand-by - Il Comune di Capriasca, da noi contattato, riferisce dal canto suo che «la questione è oggetto di una procedura ricorsuale, di conseguenza a questo stadio non ci è permesso entrare nel merito». Il Comune sostiene comunque che si sta adoperando «per risolvere la questione nel più breve tempo possibile, nel rispetto del quadro legislativo che regola queste situazioni». Il Dipartimento del territorio afferma invece che la faccenda, oltre a essere oggetto di ricorso, non è di sua competenza.