L'uomo un 44enne romeno ha dovuto trascorrere 24 ore nel carcere di Regina Coeli.
ROMA - Uno sbaglio di persona che poteva trasformarsi in un vero incubo. È quello che ha visto come involontario protagonista un 44enne romeno residente a Roma, che lo scorso 24 settembre - come riportato dal quotidiano on line Open - è stato arrestato e portato in carcere a Regina Coeli.
Su di lui incombeva un mandato di cattura internazionale per aver commesso due furti, uno in una gioielleria a Lugano lo scorso 29 giugno e un altro ad Ascona il 5 luglio.
Ma il muratore specializzato, assunto regolarmente, risultava quel giorno essere normalmente al lavoro. «Abbiamo subito cercato di capire cosa fosse successo perché il sospetto di un errore giudiziario era forte - ha raccontato l'avvocato del malcapitato - E così il 25 settembre ho scritto direttamente al Ministero pubblico del Canton Ticino allegando anche le prove che documentavano l’effettiva presenza del mio assistito a Roma sul luogo di lavoro».
E dopo 20 minuti è arrivata la risposta che confermava come l'ordine d'arresto fosse stato revocato e come probabilmente ci fosse stato un errore . E così nel tardo pomeriggio del 25 settembre la IV sezione della corte di Appello di Roma ha revocato la custodia cautelare in carcere per il cittadino romeno, disponendo l’immediata scarcerazione.
Ma è ancora un mistero come sia finito in prigione. Secondo il legale, alla base dell’errore potrebbe esserci stato uno sbaglio dettato dall’intelligenza artificiale che avrebbe erroneamente individuato il 44enne dentro le immagini del circuito di videosorveglianza mentre lui, ignaro, svolgeva tranquillamente e onestamente il suo lavoro a chilometri di distanza.