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CANTONESmartphone nemico della pagella e della socialità: «Spento o in modalità aereo alle medie»

06.11.24 - 06:30
In Svizzera si discute se proibirli "tout court". Ecco come funziona in Ticino.
IMAGO/Michael Gstettenbauer
Smartphone nemico della pagella e della socialità: «Spento o in modalità aereo alle medie»
In Svizzera si discute se proibirli "tout court". Ecco come funziona in Ticino.

BELLINZONA - «Smartphone spenti o non visibili e in modalità aereo». Salvo autorizzazioni specifiche, per gli alunni delle medie ticinesi è vietato l'uso degli smartphone a scuola.

Verso il divieto in tutta la Svizzera - Nelle settimane passate, la presidente della Conferenza dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE) Silvia Steiner si è detta «favorevole» a impedire l'utilizzo dei dispositivi mobili personali in aula. «I giovani - ha precisato - hanno in qualche modo disimparato a comunicare tra loro in modo diretto».

Come funziona in Ticino - Nel nostro Cantone, l’argomento è già disciplinato da qualche tempo, come spiega a Tio/20 Minuti il Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport. «Vigono le “Norme sull’uso dei dispositivi mobili personali nelle scuole medie" - fanno sapere dal DECS - Esse indicano già, tra le altre cose, che nel perimetro dell’istituto scolastico i dispositivi tecnologici di comunicazione personali, se non spenti, devono essere non visibili e in modalità aereo».

«Solo se autorizzato» - L’uso didattico del telefono «è consentito solo su autorizzazione specifica del docente. Riferimenti a tali norme sono stati inseriti nei regolamenti dei singoli istituti». Le disposizioni applicano una decisione presa dal Gran Consiglio nel 2020.

Come funziona nel resto della Confederazione - In Svizzera, il divieto dell'utilizzo dei telefoni cellulari nelle scuole è all'ordine del giorno in diversi cantoni. Nella località argoviese di Würenlos, il divieto di usare gli smartphone a scuola è una realtà da anni. Nel canton Zurigo, è oggetto di una discussione nell'ambito di una mozione pendente dei parlamentari di UDC e UDF. La scuola cantonale di Coira, invece, offre una serie di attività alternative ai telefonini quali il ping-pong, il calcetto, un angolo per la lettura e persino un pianoforte. L'obiettivo è incoraggiare gli alunni a essere più socievoli, ha spiegato il rettore Philippe Benguerel all'agenzia Keystone-ATS a metà settembre.

Lo studio in Ticino - Durante l’anno scolastico 2015-2016 un gruppo di lavoro istituito dal Centro di risorse didattiche e digitali (CERDD), su incarico del DECS, si era chinato sul tema dell’uso dei dispositivi a scuola. Ne era scaturito un rapporto che aveva portato a «delineare raccomandazioni sia in ambito di utilizzo o non-utilizzo individuale, sia in ambito pedagogico-didattico. Il rapporto aveva evidenziato come il mandato educativo della scuola non potesse esimersi dal contribuire a formare cittadini in grado di comprendere, confrontarsi e partecipare all’universo dei media e delle tecnologie».

«Investire nell'educazione all'uso consapevole» - In generale, conclude il DECS, l’attenzione sul tema «resta alta». È «al tempo stesso importante continuare a investire nel rafforzamento dell’educazione all’uso consapevole, sicuro e responsabile delle tecnologie e dei media. Lo fa tanto sul fronte della formazione del corpo docente, che su quello di allieve e allievi.

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