Cambiano i tempi e cambia la Città, una delle sue fiere più apprezzate tiene il passo: «È stato un po' come ridare lustro a un'auto d'epoca».
LUGANO - Si terrà dal 10 al 13 ottobre la prima edizione di Lugano Lifestyle, evento che prende il posto di un appuntamento storico nel panorama fieristico ticinese ovverosia Artecasa.
Il motivo, ci spiega Marco Pion di Promax è legato proprio ai tempi che cambiano: «Ci siamo resi conto che, al giorno d'oggi, una fiera campionaria è ormai anacronistica. Con internet e i social la gente finisce per conoscere le novità prima ancora che arrivino nei negozi, i soli prodotti - quindi - non sono più sufficienti».
Da qui la decisione di espandere proprio il concept della fiera e arrivare al lifestyle, termine anglosassone decisamente popolare di questi tempi, e che ingloba in sé i diversi aspetti del vivere a tutto tondo che si completa proprio nell'abitare.
Quindi non solo casa, ma anche design, enogastronomia e conferenze non per forza di cose specialistiche: «Quello che Lugano Lifestyle vuole essere», continua Pion, «è una fiera degli stili di vita con un occhio rivolto sia alla qualità sia alla trasversalità. Vogliamo attirare un pubblico il più vasto possibile, dal professionista del settore che viene a visitarci per seguire una conferenza a tema specialistico e fare networking alla persona qualunque che magari vuole passare un pomeriggio a passeggiare tra gli espositori, farsi sorprendere dall'offerta e magari mangiarsi qualcosa di sfizioso».
Da una parte, quindi, ci sono le conferenze gratuite - con talk di settore, ma anche con nomi di richiamo più ampio (Vittorio Sgarbi, Raoul Cremona, il mentalista nostrano Federico Soldati) - dall'altra l'aspetto enogastronomico che strizza l'occhio al gourmet.
«Diciamo che è un po' un cocktail composto da tanti ingredienti. L'offerta delle conferenze è variegata e comprende sia incontri pensati per i professionisti del settore, o per gli appassionati/interessati di tematiche legate alla casa e all'abitare, sia per un pubblico più ampio con nomi di richiamo, come possono essere uno Sgarbi o un Cremona», aggiunge Pion, «abbiamo comunque voluto tenere un occhio di riguardo al nostro territorio. Per quanto riguarda, invece, la parte food abbiamo voluto proporre qualcosa di nuovo, ed è stato un investimento importante, con un lounge bar e due ristoranti (uno dei quali con un menù fusion/etnico) realizzati con il nostro partner 1908. L'idea è che il mangiare, e il bere, possano completare l'offerta di una fiera come la nostra».
Mettere mano ad Artecasa, realtà con un bagaglio e un nome importante, è stato un lavoro di cuore ma non solo: «È un po' come decidere di sistemare un'auto d'epoca che si ha da anni nel proprio garage per darle un lustro nuovo. Per rinnovare un evento di questo tipo è necessario un investimento importante ma anche un'idea forte, un'idea che possa rispondere agli interessi del pubblico e degli espositori che ci chiedono qualcosa di diverso. Il tutto senza dimenticare il punto di partenza, ovvero l'atmosfera unica e tutte quelle cose belle che facevano grande Artecasa».
Per info e appuntamenti di Lugano Lifestyle rimandiamo al sito ufficiale dell'evento.