Il Comitato punta a raccogliere 7mila firme entro il 18 novembre
«Rimettiamo tutto nelle mani della cittadinanza». Così il Comitato Salva Viale Cattori – già promotore di una petizione che ha raccolto oltre 4 mila firme – ha deciso di lanciare il referendum contro l’approvazione, da parte del Gran Consiglio (il 17 settembre), del messaggio governativo per lo stanziamento di un credito complessivo di quasi 17 milioni per la riorganizzazione del nodo intermodale alla Stazione FFS di Locarno-Muralto e la sistemazione dell’area. I promotori si battono contro «i 250 bus al giorno su un “boulevard” di quartiere quale è Viale Cattori».
Motivazioni - Il Comitato invita a sottoscrivere questo «scempio urbanistico avallato dal Gran Consiglio. La soluzione imposta risulta infatti altamente penalizzante e degradante per il vivace comparto, affacciato sul Lungolago, che gravita attorno a Viale Cattori. Un caratteristico “boulevard” di quartiere quest’ultimo – pavimentato in porfido rosa e fiancheggiato da ristoranti, caffè, residenze, negozi e commerci – che si ritroverebbe declassato a mera via di scorrimento per almeno 250 bus al giorno (uno ogni 2-3 minuti), alcuni della lunghezza di ben 18m, in provenienza dal Debarcadero-Lungolago. Questo progetto deteriorerà non solo parte del Lungolago locarnese e il vivace quartiere socio-commerciale e turistico retrostante che gravita attorno a Viale Cattori, ma incrementerà anche il traffico veicolare nelle zone più sensibili del Comune di Muralto (scuole, asilo, centro civico, chiesa)», si legge nel comunicato dove si precisa che «i quasi 17 milioni stanziati, possano essere spesi in modo decisamente migliore e non buttati via, soprattutto in questo momento di difficoltà per le finanze cantonali».
Referendum - L'invito è dunque a firmare. Sono necessarie 7 mila sottoscrizioni necessarie entro il 18 novembre (formulario scaricabile su www.salvavialecattori.ch).
Futuro - Il Comitato referendario è conscio dell’importanza di realizzare il nodo intermodale alla Stazione FFS di Locarno-Muralto. «A tal proposito, parallelamente alla petizione, il Comitato Salva Viale Cattori aveva anche proposto al Cantone di approfondire una soluzione in grado sia di evitare il passaggio dei bus su Viale Cattori sia, nel contempo, comprensiva di un sottopasso pedonale. Il tutto ripescando un progetto scartato al momento del concorso di progettazione del 2016 per la realizzazione del nodo intermodale. Variante che però, anche questa volta, è stata silurata e subito rimessa nel cassetto dai tecnici cantonali, senza peraltro fornire spiegazioni e giustificazioni riguardo ai perché di una sua eventuale inattuabilità», spiegano.
Valutazione - D’altronde, viene in conclusione ricordato che «proprio la mancanza di un consenso popolare era già emersa al momento in cui si era iniziato a parlare di questo progetto (nel 2019-20). Una mancanza di convergenze che – dopo una serie di ricorsi e un primo referendum – aveva indotto il Direttore del Dipartimento del Territorio Claudio Zali a fermare tutto (era il 2021) in vista di poter appunto trovare delle alternative condivisibili«, si precisa.