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CANTONE"Super-occhiali" made in Ticino per proteggere i non vedenti

09.10.24 - 06:30
Da un esperto di moda nel settore dell'occhialeria, un'idea ormai prossima ad essere immessa sul mercato.
Lighthouse Tech
"Super-occhiali" made in Ticino per proteggere i non vedenti
Da un esperto di moda nel settore dell'occhialeria, un'idea ormai prossima ad essere immessa sul mercato.

LUGANO - Uno strumento hi-tech (ma anche modaiolo) che possa aiutare i non vedenti, laddove il classico bastone bianco non arriva. Ci ha pensato la startup ticinese Lighthouse Tech progettando dei "super-occhiali", chiamati TAMI®, ormai prossimi ad essere immessi sul mercato.

«Ad oggi i soggetti non vedenti e ipovedenti fanno affidamento principalmente sul bastone per orientarsi», ci spiega Franco Burlando, fondatore e amministratore delegato della startup. Sebbene tale strumento risulti efficace nel rilevamento di ostacoli a livello del suolo, non offre protezione contro oggetti posti dal bacino in su.

«Da qui l'idea di una tecnologia che potesse integrare l'uso del bastone bianco segnalando la presenza di oggetti sopra il livello del suolo - prosegue Burlando -. Un ramo sporgente o una finestra aperta, altrimenti, possono diventare un pericolo. E sono incidenti che purtroppo capitano spesso».

Un'idea è tanto semplice quanto innovativa: «Abbiamo integrato negli occhiali due sensori che analizzano l'ambiente davanti all'utente e, se rilevano un oggetto, segnalano la sua posizione tramite vibrazioni aptiche a livello craniale - chiosa Burlando -. Un po' come per i sensori dell'auto, solo che qui non viene emesso nessun suono, per non distrarre la persona cieca dai rumori del mondo esterno, su cui si basano tantissimo».

Fino ad ora qualcosa del genere non esisteva. «La difficoltà è stata quella di miniaturizzare e inserire tutto - batteria, sensori, microprocessori -, nell'astina degli occhiali». Senza renderli antiestetici, anzi. «Vengo dal settore dell'alta moda dell'occhialeria - ci tiene a precisare il Ceo -. Quindi per me era fondamentale che non fossero brutti, come spesso accade per i dispositivi medicali progettati esclusivamente da ingegneri. Abbiamo persino pensato a tre modelli: uomo, donna e unisex».

Il tutto con la collaborazione dei diretti interessati: «Ci siamo mossi ormai 4 anni fa raccogliendo, con la collaborazione di varie associazioni ciechi, i feedback di chi li avrebbe indossati».

Ora, finalmente, l'occhiale è pronto per essere immesso sul mercato. «Iniziamo con la campagna di prevendite e un roadshow, assieme all'associazione mantello per le persone cieche in Svizzera SZBLIND, dal 4 novembre. La consegna sul mercato del prodotto è prevista per marzo 2025».

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COMMENTI
 

Dylan Dog 1 ora fa su tio
Bellissimo!! Per fortuna c'è ancora chi l'intelligenza la usa al servizio degli altri! 👍

tschädere 1 ora fa su tio
sensazionale complimenti.spero solo che ora non ci sia un qualche politico a intromettersi per raccogliere gli allori.

Dylan Dog 1 ora fa su tio
Risposta a tschädere
😂🤣😅
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