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CANTONELa zucchina nostrana che per arrivare in negozio in Ticino dovrà andare comunque a Lucerna

07.10.24 - 13:30
Ecco cosa comporterà lo spostamento Oltregottardo della logistica di Migros Ticino: «Più chilometri? Sì, ma impatto ambientale minore».
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La zucchina nostrana che per arrivare in negozio in Ticino dovrà andare comunque a Lucerna
Ecco cosa comporterà lo spostamento Oltregottardo della logistica di Migros Ticino: «Più chilometri? Sì, ma impatto ambientale minore».

SANT'ANTONINO - Tutta la logistica di Migros Ticino, attualmente in quel di S. Antonino, sarà spostata Oltregottardo e gestita da Migros Lucerna. Un cambiamento attuato lungo cinque anni che, scrive il Corriere del Ticino, potrebbe portare al taglio di una quarantina di posti di lavoro.

La merce che arriva nei supermercati ticinesi verrà quindi “impacchettata” a Lucerna, messa su rotaia e inviata a Sant'Antonino dove poi verrà smistata nelle Migros di tutto il cantone.

Ma come funzionerà per i prodotti nostrani ticinesi? Dovranno partire per Lucerna per tornare nuovamente in Ticino e finire magari solo a pochi chilometri da dove sono stati coltivati? Fondamentalmente sì, è così, ci conferma Migros Ticino.

Immaginiamo quindi una zucchina, coltivata e raccolta sul Piano di Magadino che, per arrivare in filiale, dovrà arrivare a Sant'Antonino, venire caricata su un treno che la porterà in quel di Lucerna. Lì verrà posizionata assieme alle altre merci, sui bancali destinati alle filiali ticinesi.

Il treno riattraverserà il Gottardo, tornando a Sant'Antonino, dove poi sarà caricata su un camion che la porterà a destinazione.

Un procedimento globale non proprio all'insegna del chilometro zero - usando un termine molto popolare fino a qualche anno fa - ma che, ci spiega Luca Corti, il suo senso (anche ambientale) ce l'ha: «Tutti i trasporti vengono effettuati su rotaia e le merci sono sottoposte a meno passaggi e manipolazioni, questo riduce sensibilmente l'impatto ambientale», ci conferma, «inoltre la merce ticinese viaggia verso nord a bordo dei convogli che sono arrivati in mattinata, carichi, da Lucerna».

Tornando, quindi alla nostra ipotetica zucchina nostrana, questa arriverà Oltregottardo in serata, attorno alle 21 per poi ripartire verso sud fra le 2 e le 3 di notte per (ri)arrivare alle prime luci dell'alba in Ticino con qualche chilometro sul “groppone” ma comunque altrettanto fresca e forse... più pulita: «A differenza della concorrenza, che dal nord porta la merce via gomma noi abbiamo la massa critica che permette di impiegare la ferrovia, con tutti i vantaggi ecologici del caso», continua Corti.

Una “rinuncia”, quella di Sant'Antonino, decisa non con leggerezza: «Per rimanere al passo con i tempi la centrale ticinese avrebbe richiesto un investimento ingente per aggiornare tecnologie e software, la scelta di appoggiarci alla centrale di Lucerna - con la quale siamo già “allacciati” e che dispone di uno stabilimento all'avanguardia - è stata quindi matematica. Tutto il risparmio economico dell'operazione verrà reinvestito nei supermercati, come da filosofia aziendale. Un altro vantaggio che va evidenziato: questa nuova modalità permetterà a interi treni merci di arrivare direttamente a Sant'Antonino, evitando il disassemblamento allo snodo di Cadenazzo».

Nel malaugurato caso di un incidente nel San Gottardo, il Ticino non rischia di restare a secco? «In quel caso entrerebbe in funzione il piano B con l'impiego di camion. In questo senso stiamo già aggiornando la nostra flotta, con veicoli a emissioni ridotte ed elettrici», conferma Corti.

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