I sindacati OCST E SEV chiedono risposte su nuovo contratto, orari di lavoro e un licenziamento poco chiaro.
Sindacati all'attacco. Sono diversi i punti critici che Sev e Ocst contestano alla direzione di Autolinee Bleniesi e su cui chiedono rapidi interventi e chiarimenti. Si va da presunte modifiche unilaterali del contratto, a un licenziamento poco chiaro, ai tempi di lavoro degli autisti. E non sono gli unici argomenti sotto la lente.
Intervento - Ma sono le parole dei sindacati a inquadrare quelli, che secondo loro, rappresentano i maggiori problemi. «La Direzione dell'azienda di trasporto pubblico non rispetta il partenariato sociale e pretende dai sindacati che attestino il contrario. Da alcune settimane stiamo cercando di stabilire un dialogo con la direzione per chiarire diversi aspetti contrattuali non rispettati. Dall’altra parte però un silenzio assordante», scrivono i sindacati.
Ragioni - Le questioni riguardano la modifica unilaterale da parte della Direzione di un articolo del CCL attualmente in vigore, chiarimenti su un licenziamento considerato non in sintonia con il CCL e alcuni aspetti contrattuali sul tempo di lavoro degli autisti, nonché la mancata consegna delle firme da parte della Direzione del rinnovato CCL a decorrere dal 01.01.2025.
Silenzio - «Di questioni che scottano ce ne sono decisamente tante», spiegano SEV e OCST che da tempo chiedono di discutere con la Direzione inviando lettere con tanto di proposte di date, con copia al Consiglio di amministrazione e alla Sezione della mobilità del Canton Ticino. «Eppure nonostante la ripetuta ricerca di dialogo, dalla Direzione non arriva nessuna risposta». Autolinee Bleniesi è un’azienda, «che beneficia di sussidi pubblici. Eppure anche se il Consiglio di amministrazione è a conoscenza dei fatti, sembra che questa Direzione possa continuare a fare quello che vuole infrangendo un contratto che lei stessa ha siglato. Come se non bastasse, la Direzione, invece di rispondere agli scritti sindacali e aderire alle richieste di incontro, pretende dai Sindacati un’attestazione di rispetto del CCL in vigore: una pretesa davvero assurda». le dure parole.
Contratto - Anche per il già negoziato CCL, valevole a decorrere dal primo gennaio 2025, «non si capisce l’atteggiamento della Direzione. Alla fine delle trattative, le maestranze lo hanno approvato e i sindacati hanno inviato le firme del documento contrattuale alla Direzione il 14 giugno scorso. Ad oggi, i sindacati non hanno ancora ricevuto le firme del documento contrattuale da parte della Direzione. Durante queste trattative il personale aveva riferito in assemblea sindacale una percezione di stanchezza e la mancanza di un adeguato recupero legato ai turni di lavoro. Questa questione era stata portata all’attenzione della Direzione nell’ambito delle trattative per il rinnovo del CCL attraverso una risoluzione assembleare. La stessa non è stata presa in considerazione da parte della Direzione, che sul tempo di lavoro non ha voluto apportare correttivi. Questo è dunque un motivo in più per rispettare il contratto in vigore, almeno nei punti a tutela del personale sul tempo di lavoro che sono stati ripresi in toto nel nuovo CCL». la spiegazione.
Futuro - Punti da chiarire «ce ne sono parecchi, non parlare non è la soluzione. Qualora questa situazione dovesse persistere, SEV e OCST effettueranno i necessari passi alfine di far rispettare la situazione contrattuale attualmente vigente e quella già negoziata a decorrere dal 01.01.2025», la conclusione.