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CHIASSOInsieme da una vita: lei voleva lasciarlo, lui è andato in tilt

11.10.24 - 16:02
Nuovi retroscena sul dramma di Via degli Albrici. C'era pure un problema di soldi. L'appello di un'amica: «Voglio abbracciare la loro bimba».
Foto di Davide Giordano
Insieme da una vita: lei voleva lasciarlo, lui è andato in tilt
Nuovi retroscena sul dramma di Via degli Albrici. C'era pure un problema di soldi. L'appello di un'amica: «Voglio abbracciare la loro bimba».

CHIASSO - Una lunga storia d'amore che a un certo punto è entrata in crisi. In particolare dopo il matrimonio celebratosi nel 2021. Sullo sfondo c'erano anche problemi economici. Lei, già da qualche tempo, pensava di chiudere la relazione. Un'ipotesi mal sopportata dal marito. Forse a tal punto da arrivare a uccidere la moglie, soffocandola. Emergono nuovi retroscena sull'agghiacciante delitto di Via degli Albrici a Chiasso. E spunta anche l'appello di una donna che vorrebbe abbracciare la figlia della coppia.

Un uomo riflessivo, una donna gentile – Lui 44 anni. Lei 40. Entrambi di origini srilankesi. I due, genitori di una bimba di sei anni, erano insieme da una vita. Da una quindicina di anni. Si erano conosciuti tramite il fratello di lei. L'autore del delitto viene definito come un uomo riflessivo, attento, pacato. La vittima invece come una donna discreta e gentile.

Due genitori premurosi – Per un certo periodo l'uomo aveva lavorato come aiuto cuoco a Zugo. Poi, un paio d'anni fa, aveva vissuto un periodo difficile. Anche dal profilo psicologico. Da quel momento era rientrato stabilmente in Ticino, ricongiungendosi alla moglie e alla figlia. Bimba che, stando ai conoscenti, la coppia adorava. Marito e moglie vengono definiti come due genitori premurosi.

Quello strano malore – Tra i due però la tensione era ormai arrivata alle stelle. È su questo sfondo che si consuma il dramma culminato col folle gesto dello scorso mercoledì 11 settembre in quell'appartamento al numero 7 di Via degli Albrici. L'uomo soffoca la donna. Poi lancia l'allarme poco prima di mezzogiorno. Ai soccorritori vorrebbe fare credere che la compagna di una vita è stata vittima di un malore, forse di un arresto cardiaco.

«Lei era sana» – «Io ho subito pensato che fosse qualcosa che non stava in piedi – racconta una signora molto amica della coppia –. Lei era in buona salute».

La confessione – La verità, seppure ancora parziale, viene a galla lo scorso giovedì 3 ottobre. Durante un interrogatorio, il marito cede e confessa alla polizia ciò che ha fatto alla moglie. Per lui scatta subito l'arresto. Al momento si trova in carcere alla Farera.

L'idea di stare da solo – Tra i conoscenti c'è chi lo descrive come un uomo che non ha saputo reggere il possibile addio della moglie. E che non sopportava l'idea di stare da solo. Anche la componente economica gli avrebbe causato preoccupazione.

L'appello: «Vorrei abbracciare quella bimba» – L'amica della coppia è affranta. Sconvolta. In pensiero anche per la bimba di sei anni che nel frattempo è stata affidata a servizi specializzati. «La bimba è molto legata a me – sospira la signora in lacrime –. Vorrei vederla, abbracciarla. Solo che non so come fare. Mi appello alle autorità così come ai famigliari dei due genitori. Vorrei che si mettessero in contatto con me. Quella bimba starà soffrendo tantissimo. E io so di poterle essere di conforto perché per lei sono sempre stata un punto di riferimento».

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