Il SISA annuncia la propria presenza alla manifestazione "FAR WEST TICINO" promossa dai sindacati.
BELLINZONA - Il Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA) sostiene la manifestazione "FAR WEST TICINO", promossa mercoledì prossimo (16 ottobre) dai sindacati, per protestare contro le misure di risparmio per il 2025 decise dal Governo, il cui obiettivo è il pareggio dei conti cantonali. Al centro della protesta vi sono i tagli al settore pubblico, sociosanitario, assistenziale e scolastico, contro i quali il SISA si batte fin dall'inizio della sua storia.
«Esprimiamo la nostra rabbia - sottolinea il SISA in una nota - per i 20 milioni di franchi che verranno tagliati, gravando sulle spalle dei giovani, e poniamo particolare accento sui 7 milioni di franchi risparmiati nel settore scolastico. Queste misure di austerità incideranno pesantemente su diversi ambiti dell’istruzione».
Per il sindacato studentesco la prima a pagare un prezzo alto sarà la scuola elementare. «Sarà duramente colpita, con tagli complessivi pari a 4 milioni. Il Governo infatti non considererà più, nei contributi per classe, i docenti "non obbligatori", ossia gli insegnanti di educazione fisica e musicale. In tal modo, il Consiglio di Stato scaricherà la responsabilità sui Comuni, che dovranno decidere, in base alle proprie risorse finanziarie, se mantenere o meno questi insegnanti. Tale decisione, dettata esclusivamente da ragioni economiche di stampo liberista, penalizzerà soprattutto i piccoli Comuni, costretti a escludere queste importanti figure dall'insegnamento, impoverendo così l’istruzione di base per i bambini e creando uno squilibrio nel livello di istruzione dei futuri cittadini ticinesi. È inaccettabile che centinaia di allievi vengano esclusi dalla possibilità di accedere a corsi fondamentali per il loro sviluppo».
In secondo luogo, saranno colpite anche le scuole medie. In particolare, verrà interrotto l’ampliamento dell’ora di classe supplementare in terza media, con un taglio di 440 mila franchi. «L'ora di classe - precisa il sindacato - è un momento essenziale, che permette agli allievi di essere accompagnati e orientati in una fase delicata di transizione, dalla scuola media alle scuole superiori o al mondo del lavoro. Se il Consiglio di Stato desidera davvero prendersi cura di questa transizione, non può permettersi di tagliare fondi destinati alle scuole medie».
Inoltre, verranno tagliati 570 mila franchi destinati alle attività culturali nelle scuole. «Tali attività - ricorda il SISA - oltre a rappresentare importanti momenti di aggregazione e crescita personale, offrono soprattutto agli studenti provenienti da contesti socioeconomici meno abbienti la possibilità di vivere esperienze di socializzazione al di fuori del Ticino. Tagliare questi fondi significa riservare tali opportunità a una sola parte del corpo studentesco, impoverendo ulteriormente l’offerta culturale delle scuole».
Come se non bastasse, le condizioni della scuola pubblica saranno ulteriormente precarizzate dall’aumento dei prezzi delle mescite fino a 40 centesimi, dall’ottimizzazione delle biblioteche scolastiche, dall’incremento delle tasse scolastiche per gli studenti non domiciliati e dalla riduzione del sostegno per i docenti delle scuole speciali, con ulteriori 790 mila franchi risparmiati nel settore scolastico.
A preoccupare ulteriormente il SISA sono poi le indiscrezioni provenienti dalla commissione economia e lavoro del Gran Consiglio, secondo le quali alcuni deputati hanno pronti degli emendamenti per richiedere ulteriori tagli draconiani alla pedagogia specializzata, oltre a un aumento del numero di studenti per classe a 25 alunni. «Contraddicendo così i buoni propositi di ridurre il numero di allievi per classe al fine di garantire un maggiore coinvolgimento da parte dell’insegnante e un ambiente di apprendimento migliore».
A gravare ulteriormente sulle spalle dei giovani, vi sono anche i 10,5 milioni che il parlamento potrebbe tagliare ai sussidi delle casse malati. Non dimentichiamo, infatti, che il maggiore incremento dei costi sanitari riguarda proprio i giovani, con un aumento del 11,4% dei premi di cassa malati.