Si è conclusa domenica la prima edizione del festival del fumetto a Villa Ciani
LUGANO - Si è chiusa domenica sera la prima edizione di InnovaComiX - Lugano International Comic Art Festival. Per tre giorni Villa Ciani ha ospitato questa rassegna che ha fatto di Lugano il punto d'incontro tra appassionati di fumetto e artisti.
«Oggi possiamo dire che è stato un lavoro immenso: solo 11 mesi fa a novembre scorso, con Marco Lucchetti, InnovaComiX sembrava un pour parler, tra noi» racconta Cristina Rogna Manassero, direttrice generale e co-ideatrice del Festival – poi l’attenzione del territorio, la sede prestigiosa, un staff professionale e meraviglioso, un innamoramento istantaneo per il progetto di tutti i soggetti e artisti coinvolti, molti già in attesa di essere qui nel 2025, tutto è diventato reale e vissuto con piacere da tanti in questi giorni».
Una folla in crescendo ha percorso le sale, visitato la mostra "US.Noi" con le sue quasi 500 opere originali e si è avvicinata agli ospiti per i firmacopie. Gli incontri hanno toccato temi interessanti e attuali come il ruolo dell'intelligenza artificiale nell'ambito creativo, oppure come è cambiata (e sta ancora cambiando) la rappresentazione della donna nei fumetti attraverso gli anni. Come ha fatto notare la veterana Silvia Ziche: «Oggi ci raccontiamo anche noi e stiamo lavorando per cambiare la prospettiva. Non solo! Non ci sono grandi diversità tra l’uno e l’altro nei confronti delle donne, certo con le autoproduzioni sono più libere. Però anche gli editori hanno iniziato a capire che per essere a registro con le richieste attuali del mercato vanno inserite anche autrici donne in catalogo».
E che dire dell’incontro in cui Marco Lucchetti amabilmente incalza Bruno Bozzetto? Uno show nello show. Un talk affollato che ha avuto più le corde emotive di uno spettacolo live che di una presentazione: un excursus che ha ricordato le produzioni commissionate da RSI, le avventure nell’animazione. «Mi piace il cinema ho iniziato a fare i primi film in superotto, però mi sono accorto quanto sia difficile fare un film davvero! mi piace molto il cinema come macchina, come organizzazione, come modo di lavorare, ma quando ho capito che era davvero dura ho provato con la cinearte … io disegno da sempre, non ho mai fatto scuole d’arte, ho studiato legge. Però avevo il senso del movimento e il senso del cinema e questo, se uno lo sa usare bene, e ha storie interessanti».
Sono stati alcuni dei momenti più partecipati e rilevanti di InnovaComiX, che ritornerà nel 2025 per una seconda edizione. Le date saranno comunicate presto.