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CANTONENon accetta il rifiuto e la uccide

16.10.24 - 06:30
Il maschio è incapace di contenere l'aggressività? Le parole chiave degli esperti: «Testosterone, autostima bassa ed educazione ricevuta».
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Non accetta il rifiuto e la uccide
Il maschio è incapace di contenere l'aggressività? Le parole chiave degli esperti: «Testosterone, autostima bassa ed educazione ricevuta».

LUGANO - Già quindici donne uccise nel 2024. È di nuovo allarme femminicidi in Svizzera. A fare statistica anche il recente caso di Chiasso, dove un 44enne ha ucciso sua moglie. I dati preoccupanti emergono dal sito Stopfemizid che fa anche prevenzione: non bisogna dimenticare che nel solo Ticino la polizia interviene tre volte al giorno per casi di violenza domestica. E tante vittime sono donne.

Testosterone – Ma perché spesso l'autore di un delitto passionale, o comunque di coppia, è un maschio? Il maschio è incapace di gestire le proprie emozioni violente? Stefano Gilardi, andrologo, spiega: «L'uomo ha come ormone sessuale significativo il testosterone. Se il suo carattere è di base aggressivo, il testosterone può potenziarlo. L'aggressività nel maschio è più diffusa e lo capiamo anche dalle modalità di suicidio che tra gli uomini sono più cruente. L'impregnazione testosteronica amplifica la tendenza all'aggressività».

Mix di fattori – Il testosterone tuttavia non basta per spiegare i drammi che si consumano tra le mura domestiche. «È un mix di fattori che può essere micidiale – riprende Gilardi –. Contano anche il contesto educativo in cui la persona è cresciuta. Così come il contesto sociale o le repressioni subite. Non da ultimo in alcuni casi potrebbe esserci anche una componente patologica».

«Maschi mal cresciuti» – Luana Riva, co fondatrice dell'associazione "Mai più sola", ha una figlia scampata a un tentato femminicidio. E non usa mezzi termini: «Gli uomini che uccidono le donne spesso sono cresciuti in contesti iper protettivi. Da genitori che li proteggono su ogni cosa e che sovente non sanno dirgli di no. Diventando grandi senza essere abituati ai rifiuti o alle rinunce. Quindi se un giorno una donna decide di interrompere una relazione con loro, questi maschi mal cresciuti rifiutano il no. Nella loro testa c'è l'idea per cui: "tu stai con me finché lo dico io, altrimenti ti ammazzo"».

«Sposarsi non significa comprare» – Kathya Bonatti, specialista in sessuologia, evidenzia: «Spesso questi carnefici hanno una scarsa autostima di sé stessi. A tal punto che il rifiuto riapre in loro una ferita narcisistica legata al contesto famigliare d'origine. A volte si parte proprio da un concetto culturale sbagliato. C'è chi pensa che sposando una persona diventa proprietario del suo corpo e dei suoi organi genitali. Al di là del fatto che da noi è un reato schiavizzare una persona, si nota come ci siano lacune dal profilo psicologico. Sposarsi non significa comprare».

«Il diritto di cambiare idea» – Bonatti chiarisce ulteriormente il concetto: «È oggettivamente difficile che una persona possa provare lo stesso sentimento per tutta la vita verso il proprio partner. La vita è piena di sfumature e di imprevisti. L'uomo tradito o abbandonato a volte si sente macchiato. Io trovo che nelle scuole l'educazione affettiva e sessuale dovrebbe essere prioritaria. Includendo anche il tema del rispetto delle scelte altrui. Il partner ha il diritto di cambiare idea. Anche se si è sposato. Anche se ha fatto una promessa in chiesa».

«Occhio ai cliché» – Gilardi tuttavia invita a non restare preda dei cliché. «Non si può pensare che sia sempre solo l'uomo a essere violento con la donna. Accade anche il contrario. Ci sono situazioni in cui il maschio è più fragile. Ad esempio quando la donna ha un carattere molto forte. Oppure quando cambiano le condizioni di salute della coppia: tra gli anziani non è raro che sia la donna a percuotere l'uomo». Bonatti è d'accordo: «È vero che sono in aumento i maschi picchiati. Così come cresce la violenza all'interno delle coppie omosessuali. Parlarne è importantissimo».

Autostima da recuperare – L'esperta in sessuologia insiste sul concetto di autostima. «Se tu recuperi autostima, riesci a reggere anche un tradimento o un abbandono. Chi ha l'autostima a pezzi invece si sente come se tutto fosse perduto. Soprattutto quando magari ci sono anche altri problemi nella coppia, ad esempio economici. Alcuni uomini uccidono la compagna anche se sa di avere un figlio con questa persona. Il loro ego prevarica il dolore che possono causare in maniera permanente a queste creature. Questo dimostra quanto la bassa autostima possa accecare».

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COMMENTI
 

Sereno 1 mese fa su tio
Penso che le violenze siano fisiche e mentali, spesso si riescono solo a vedere quelle più tragiche, la punta dell'Iceberg di quelle fisiche. I Feminicidi, orrendi crimini contro la vita e l'essere umano, sono solo una parte delle violenze. Quelle mentali, per la loro natura subdola e spesso nascosta, sono difficili da rilevare in un contesto famigliare e sociale. Spesso degenerano con altri fattori che li alimentano, come situazioni di copia o modelli rigidi da parte di una o entrambe le parti. Fasrei attenzione a farne una questione di genere, perchè violenza è e rimane violenza, che a sua volta tende a generare violenza, quando entrambi in una dinamica conflittuale non riescono a trovare un approccio per mitigare le tensioni e l'uso delle provocazioni mirate alla persona.

Flet 1 mese fa su tio
Vediamo di non scusarli! Poveretti hanno il testosterone allora puoi far fuori tutte le donne che vuoi! Qui è mancanza di educazione fin da piccoli ed i genitori non fanno nulla per migliorare la situazione tanto meno le nostre posse leggi!

Rigel 1 mese fa su tio
Risposta a Flet
Ho un'amica che da piccola ha preso tante botte dalla mamma. Diventata mamma a sua volta, ha alzato le mani. Quando ha preso coscienza di quello che stava facendo ha chiesto aiuto. È riuscita con molte sofferenze ad interrompere questa brutta piaga tramandata di generazione in generazione. Si può!

Arrosto72 1 mese fa su tio
Mah ... articolo di parte, con un piccolo cenno alla presunta minoranza di donne che picchiano i mariti ... sono tantissime, solo che i mariti fan finta di niente per orgoglio personale. Le mogli pensano di poter picchiare il marito solo perché sono il "sesso debole" e tutto è concesso. Quando lo fa il marito ... subito additato come violento, via i figli e fuori di casa?

MiMì93 1 mese fa su tio
Risposta a Arrosto72
Comunque.. si sta parlando di DONNE CHE MUOIONO OGNI GIORNO.. ma fa niente giusto? Fino a quando non capita nel proprio orticello è tutto concesso!

Rigel 1 mese fa su tio
Risposta a Arrosto72
Come fa ad essere di parte un articolo che cita gli esatti numeri di quante donne sono morte x mano dei loro compagni?

saijon 1 mese fa su tio
Risposta a MiMì93
La violenza e negligenza non devono essere trattate di parte: tantissimi bambini sono maltrattati da mamme, che la violenza la esercitano eccome sui meno forti. Ovviamente un sogno sarebbe parlare coi anche dei morti/incidentati sul posto di lavoro ....

MiMì93 1 mese fa su tio
Risposta a saijon
Sono assolutamente d'accordo con quello che dici, ma non vedo perché quello che subisce la donna vale sempre meno di quello che potrebbe aver subito un uomo.. Vero che i casi di maltrattamento su uomini ci sono, sono la prima a parlarne ma non puoi in alcun modo paragonare le due situazioni. Si potrebbe una volta ogni tanto, semplicemente rispettare il momento e rendersi conto che volenti o nolenti la società è patriarcale e maschilista e le donne continuano a morire tutti i giorni per mano del proprio marito, compagno, padre, ex e cosi via... Se ci fossero uomini MORTI per mano di una donna più volte al giorno tutti i giorni dell'anno, la cronaca ne parlerebbe tanto quanto al contrario. E anche restando sulla violenza domestica, sai quante donne non denunciano perché tanto non viene fatto assolutamente niente per proteggerle o perché anche le donne provano vergogna o peggio ancora perché non vengono credute o 'se la sono cercata' perché quel partner lo hanno scelto o perché pensano così di proteggere i propri figli? Credo che i numeri reali ci sconvolgerebbero se mai dovessero venire fuori. Solitamente, un uomo che è violento con la propria ragazza, moglie, compagna.. lo è anche e in egual misura con i proprio figli, ma se ne parla anche li, sempre troppo poco.

Suissefarmer 1 mese fa su tio
interessante sarebbe sapere la nazionalità e dove siano vissuti questi elementi. non per proteggere gli svizzeri, ma secondo la mia esperienza sono più i stranieri che commettono questi reati. e se così fosse sarebbe davvero difficile estirpare questo male.

MiMì93 1 mese fa su tio
Risposta a Suissefarmer
Ma si certo.. non è interessante capire come mai le donne continuino a morire (in Italia da Italiani, in Svizzera da Svizzeri, nel mondo dal mondo), ma da dove arrivano quelli che uccidono.. che ragionamento maschilista e ignorante. Io ho un padre straniero che mi picchiava e poi ho avuto un compagno Svizzero che faceva la stessa cosa.. la differenza dove la vedi?

Rigel 1 mese fa su tio
Risposta a Suissefarmer
Eccolo...

Ri-educa 1 mese fa su tio
Il fallimento di una società basata sulla superficialità, sull'avere tanto e subito, tutto dovuto. Non ci si assume le responsabilità, si delega, è sempre colpa di altri. Delusione totale!

Equalizer 1 mese fa su tio
In questa frase c'è il presente ed il futuro, purtroppo: «Gli uomini che uccidono le donne spesso sono cresciuti in contesti iper protettivi. Da genitori che li proteggono su ogni cosa e che sovente non sanno dirgli di no. Diventando grandi senza essere abituati ai rifiuti o alle rinunce. Quindi se un giorno una donna decide di interrompere una relazione con loro, questi maschi mal cresciuti rifiutano il no.

Lo stolto errante 1 mese fa su tio
Risposta a Equalizer
Ottima osservazione!

rosi 1 mese fa su tio
l'educazione in famiglia, l'ascolto dei figli, il rapporto autorevole dei genitori, dove il rispetto tra marito e moglie è la prima cosa che conta difficilmente avvengono queste violenze. Alcool e droghe incidono molto.

Lo stolto errante 1 mese fa su tio
Risposta a rosi
Secondo me è proprio dove pare esserci serenità che avvengono i crimini più efferati nelle famiglie… tutto influenza l’animo umano, il lavoro, la scuola, la stessa famiglia e i soldi! ma la religione è stata ed è una delle pressioni più grandi che si possono trovare nei nuclei familiari e purtroppo quando succedono fatti così brutali la verità emerge sempre dopo tanto tempo e spesso cambia la prima impressione di ciò che è successo. Diciamo che alcool e droghe implementano lo stato d’animo, ma non portano da soli a commettere un crimine… tranne il Crack evidentemente.

saijon 1 mese fa su tio
Bisogna offrire ai maschi una vita inclusiva più dolce. Ricordate Carlos 'il picchiatore' di Zurigo? quando viveva con 20'000 Fr dello stato e aveva tutto spesato, era più bravo.
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