Si chiude l'iniziativa dello Shark Team 2000 per i due orfani di Sorte. La responsabile: «Peccato per le critiche ingiuste ricevute».
LOSTALLO - Premessa: le critiche, anche feroci, all'inizio non sono mancate. E alcuni si sono chiesti perché, nonostante ci fosse già un conto ufficiale aperto per l'intera regione disastrata, si fosse lanciata una raccolta fondi specifica per "privilegiare" quei due ragazzi. Lo ricordiamo: quei due ragazzi la sera del 21 giugno a Sorte (Lostallo) hanno perso tutto. E per tutto si intende tutto. La casa. Gli oggetti personali. E in particolare i genitori.
«Affetto travolgente» – Detto ciò: la raccolta fondi in questione indetta dallo Shark Team 2000, club di nuoto di cui fa parte come monitrice la figlia maggiore della coppia travolta dalla catastrofe, si è chiusa. Ben 220'000 franchi raccolti per dare una mano ai due giovani a ripartire. La responsabile Katia Rosselli è orgogliosa: «Ringraziamo le 2'100 persone che hanno effettuato una donazione. L'affetto per i due ragazzi è stato travolgente. Siamo rimasti colpiti».
Sogni da concretizzare – Ma come stanno oggi i due giovani, un ragazzo e una ragazza di 17 e 26 anni? Lui ha ripreso un apprendistato. Lei vorrebbe invece andare a studiare il tedesco per poi frequentare l'Alta Scuola Pedagogica di Coira. «Sogni che con questa base economica – spiega Rosselli – potranno concretizzare. Era questo il nostro intento. Siamo stati mossi dal sentimento nobile dell'amicizia. Se si è amici di una persona in gravissima difficoltà, la si aiuta appena possibile. Non si sta ad attendere. Specialmente in una circostanza come quella di Sorte».
Quel papà mai ritrovato – Il corpo della mamma dei ragazzi è stato ritrovato. Quello del papà non ancora. E a livello psicologico questo ha un peso sui figli. «Ma stanno piano piano reagendo – dice la responsabile dello Shark Team –. È chiaro che il dolore è immenso. A livello burocratico questa raccolta fondi è stata una sfida complicata. Nulla è stato lasciato al caso. Ma ora che siamo arrivati alla fine siamo felici di averla fatta. E l'abbraccio dei ragazzi ci ha ripagato di ogni sacrificio».
«Triste leggere e sentire certe cose» – A maggior ragione Rosselli è dispiaciuta per le critiche ricevute soprattutto nella fase iniziale della raccolta fondi. «Capisco che il mondo sia sempre più malfidente. Ma io stessa ho ricevuto diversi messaggi davvero poco edificanti. Cattivi. Possibile che di fronte a una tragedia simile si stia a fare ragionamenti del genere? Come si poteva pensare che questi due ragazzi si trovassero nella situazione di privilegiati? È stato triste leggere e sentire certe cose».