Interrogazione interpartitica firmata da Sirica (PS), Isabella (Centro) e Roncelli (Avanti).
BELLINZONA - Quale linea il Governo intende adottare per proteggere e sostenere il partenariato sociale? È il senso dell'interrogazione presentata da Fabrizio Sirica (PS, primo firmatario), Claudio Isabella (Centro), ed Evaristo Roncelli (Avanti).
«Lo scorso 10 ottobre - si legge nel testo - si è appreso dai media di un comunicato nel quale i Sindacati SEV e OCST scrivono, preoccupati, delle gravi difficoltà nel partenariato sociale tra loro e le Autolinee Bleniesi, società che svolge su mandato cantonale e con sussidi federali un importante lavoro di servizio pubblico, che conta 45 dipendenti. Nella nota stampa i rappresentanti dei lavoratori denunciano che la suddetta azienda di trasporti non rispetta il partenariato sociale».
Senza qui «entrare nel merito della fattispecie, ad allarmare i firmatari di questo atto parlamentare vi sono le modalità con cui viene messo in pratica il partenariato sociale. Il partenariato sociale, lo ricordiamo, è un elemento centrale della regolamentazione dei rapporti di lavoro, finalizzato a dare per ogni settore le migliori risposte ai bisogni di lavoratori e aziende, si fonda sul dialogo e sul rispetto reciproco».
Apprendere che «non è stato possibile, nonostante molti tentativi e richieste di incontro, sedersi a un tavolo e trovare soluzioni condivise, desta preoccupazione. Nello spirito che anima la politica elvetica e cantonale in ambito di contrattazione collettiva, intendiamo invitare le parti, in particolare chi non risponde alle missive e ai tentativi di contatto, a un approccio costruttivo».
Da qui le seguenti domande al Consiglio di Stato: «In qualità di mandatario, il Consiglio di Stato dispone di mezzi per ristabilire un sano dialogo tra le parti? Il Consiglio di Stato intende farsi parte attiva per mediare il conflitto fra le parti sociali? Più in generale, come valuta lo stato di salute del partenariato sociale in canton Ticino? Dal proprio osservatorio privilegiato, si osservano altre situazioni analoghe? Quali interventi si possono prevedere per sensibilizzare i partner sociali all’importanza della contrattazione collettiva?»