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COLDRERIOA2, corsia dei tir: «Cerotto costosissimo, ricorreremo al TAF»

25.10.24 - 13:31
Muschietti, municipale di Coldrerio: «Tutta la popolazione del distretto è avversa a questa opera, che non risolve il problema del traffico»
Ti-Press (archivio)
Fonte Red
A2, corsia dei tir: «Cerotto costosissimo, ricorreremo al TAF»
Muschietti, municipale di Coldrerio: «Tutta la popolazione del distretto è avversa a questa opera, che non risolve il problema del traffico»

COLDRERIO - «Un cerotto costosissimo» e non «un progetto che tenga conto del reale traffico pesante sull'A2». A dirlo è il municipale di Coldrerio (e sentinella dell'ambiente) Matteo Muschietti, contrario a una corsia autostradale sull'A2 per i veicoli pesanti tra Coldrerio e Balerna.

La decisione - Così, dopo la diffusione della notizia della risposta affermativa arrivata da Berna al progetto, conferma il ricorso al TAF. «Il 10 ottobre - scrive in un contributo inviato a Tio - il Dipartimento Federale dell'ambiente, trasporti (DATEC) ha approvato i piani per il progetto esecutivo per le strade N02.80 riguardanti la formazione di una corsia per i veicoli pesanti nonché altre opere (impianti di trattamento delle acque, pareti foniche, ampliamento Riale di Villa)

«Liquidata la nostra opposizione» - L'opposizione dei Comuni di Coldrerio, Balerna, Mendrisio, Novazzano, Chiasso, Stabio, avversa al progetto autostradale N2 EP (formazione di una corsia per veicoli pesanti), «è stata liquidata con argomentazioni che per nulla hanno tenuto conto del malessere che tale opera crea per il nostro territorio».

«Cerotto costosissimo, non una soluzione» - L'ultimo lembo di terra elvetica, «che si incunea prima della pianura Padana, ancora una volta viene bistrattato da parte delle strade nazionali. I comuni summenzionati hanno fatto valere che la nuova corsia che sarà costruita rappresenta una lacerazione del poco territorio rimasto libero dall'asfalto e per nulla risolve il problema del traffico pesante. Questa corsia parte proprio nel cuore dell'ultima Valle, la Valle della Motta, che si trova al sud delle Alpi. Trattasi di un cerotto costosissimo e non di un progetto che tenga conto del reale traffico pesante sull'A2. Ancora meno di una soluzione».

L'alternativa - Basti pensare che se «il dosaggio del traffico pesante venisse gestito con tutti i crismi a Pollegio, questa corsia sarebbe superflua, costosa, inquinante sia dal lato fonico che per le micidiali polveri fini. Le strade nazionali famose per non tenere in considerazione le esigenze di una popolazione confrontata giornalmente con un traffico infernale, prima di buttarsi a capofitto su questo progetto cerotto costosissimo, dovevano affrontare il problema doganale con le autorità Italiane, creando uno sdoganamento elettronico all'avanguardia».

Linee per i frontalieri - Così facendo «non vi era il bisogno del dosaggio del traffico pesante. Le nostre autorità, quando si tratta di problemi che coinvolgono lo Stato Italiano, devono giocoforza insistere e discutere in modo chiaro i problemi e risolverli assieme. A conferma di quanto detto, in questi giorni è stato risolto il problema del cabotaggio, e di conseguenza le linee dei bus possono varcare la frontiera con i passeggeri. Anche qui il Cantone deve negoziare subito con le Autorità Italiane nuove linee per i lavoratori frontalieri».

«Ricorreremo al TAF» - «Tutta la popolazione del distretto è avversa a questa opera, che non risolve il problema del traffico pesante, ma porta nuovo traffico. La popolazione è paziente, ma quando non se ne può più, bisogna saperla ascoltare. Visto che le osservazioni fatte dai comuni non sono state minimamente tenute in considerazione, gli stessi hanno deciso di ricorrere contro questa sciagurata decisione al Tribunale Amministrativo Federale (TAF) con sede a San Gallo».

Traffico pesante? «Su rotaia» - Secondo il parere di Muschietti, «il traffico pesante deve essere tutto dirottato su rotaia, la Svizzera ha investito molto nella galleria di base del Gottardo, per liberare la strada dagli autotreni. La popolazione del Mendrisiotto ha il diritto di essere sentita e di spiegare i motivi del diniego della corsia dei tir. Oso sperare che il TAF di San Gallo, capisca in modo chiaro le ragioni di una popolazione troppo stressata da un traffico che tutti i giorni è infernale».

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