Il contenuto del rapporto intitolato Statistiche sulle persone vegetariane e vegane in Svizzera 2024.
BERNA - Quest'anno nella Confederazione una persona su 19, pari al 5,3% della popolazione, non ha mai mangiato carne. Secondo Swissveg, la comunità d'interesse dei vegani e vegetariani in Svizzera, il fenomeno è in costante crescita.
Il dato globale nasconde tuttavia enormi differenze, non da ultimo tra regioni linguistiche, tanto da spingere l'organizzazione a chiedersi se il "continuo aumento del numero di persone vegetariane sia da imputare solo alla Svizzera tedesca", come si legge nel rapporto, pubblicato oggi in tedesco e francese, intitolato Statistiche sulle persone vegetariane e vegane in Svizzera 2024.
Il documento fornisce i risultati e commenta un sondaggio. Stando a quest'ultimo, il 6,4% dei germanofoni nell'anno in corso non ha toccato neppure una fettina di prosciutto, un raviolo ripieno di manzo e neppure un gamberetto (erano il 5,6% lo scorso anno).
L'alimentazione senza carne è assai meno diffusa tra i latini (per la verità per i romanci non esiste una statistica) con una quota del 2,4% per i romandi (in calo di 0,1 punti percentuali rispetto al 2023) e soprattutto per gli italofoni (nel documento si parla indistintamente di svizzero italiani e ticinesi). Tra questi ultimi i vegetariani e vegani quest'anno erano l'1,9%, una quota crollata rispetto al 2023 (5,2%). "Bisognerà attendere le future indagini per determinare se il numero di vegetariani si sia effettivamente più che dimezzato in Ticino nel giro di un anno. Fino al 2023, la tendenza era al rialzo anche in questa parte del paese", scrive Swissveg nel documento.
Sensibili differenze si osservano anche tra sessi, a seconda dell'età e del livello di formazione. Nel 2024, il 2,9% degli uomini interrogati si è detto vegetariano, contro il 6,3% delle donne. La percentuale di vegani è dello 0,5% per i primi e dello 0,9% per le seconde. Sempre secondo l'inchiesta, l'8,4% delle persone di età compresa tra i quattordici e i 34 anni non mangia né carne né pesce. Nella fascia di età superiore ai 55 anni, la percentuale scende al 2,1%. "Il vegetarianismo è praticamente inesistente tra chi ha 75 anni e più". L'indagine di quest'anno ha inoltre confermato che i vegetariani e i vegani hanno un livello di istruzione superiore alla media.
Nel 2024, per la prima volta (il sondaggio viene realizzato dal 2015), più della metà del campione intervistato (51,5%) ha dichiarato di mangiare alternative alla carne. I vegetariani sono i maggiori consumatori di tali sostituti (87,9%). Oltre un terzo della popolazione svizzera acquista alternative al latte (36,1%).
Swissveg pubblica il rapporto alla vigilia della Giornata mondiale del veganismo. L'organizzazione ha estratto le informazioni dall'inchiesta MACH Consumer, che sul proprio sito si definisce il più grande e completo studio sui consumi in Svizzera. Per il sondaggio, gli autori hanno intervistato telefonicamente quasi 30'000 persone di età superiore ai quattordici anni in grado di parlare tedesco, francese o italiano e domiciliate in Svizzera e Liechtenstein.
L'inchiesta presenta il vantaggio di essere svolta durante tutto l'anno, consentendo di stabilire un valore medio rappresentativo (anche se l'indagine viene pubblicata ben due mesi prima del 31 dicembre). Secondo Swissleg, il margine di errore è di 0,6 punti percentuali. Il rapporto tuttavia non fornisce questo dato per i singoli sottocampioni, come una classe di età o gli italofoni. Più il campione è piccolo, più il margine di errore cresce.