Per raccontare il viaggio in Burkina Faso e raccogliere ulteriori fondi, la realtà di Pregassona organizza un evento domenica 24 novembre.
LUGANO - La solidarietà dell’associazione Amélie di Pregassona non conosce confini e raggiunge il cuore dell’Africa: il presidente Marco Imperadore e il vicepresidente Ihsan Alpen si sono infatti recati in Burkina Faso per inaugurare un pozzo d’acqua potabile in un villaggio a un’ora e mezza dalla capitale Ouagadougou. Non solo, durante il viaggio di quattro giorni, hanno anche distribuito circa 120 chili di beni essenziali (tra cui medicinali, abiti e materiale scolastico) e mezza tonnellata di riso, rispondendo ai bisogni primari della popolazione.
La ristrutturazione di un vecchio pozzo abbandonato, resa possibile dai fondi raccolti attraverso la “Casetta Amélie” – la buvette al parco giochi di via Industria dove, durante eventi come il Cult Amélie Festival, ogni caffè, bibita e merenda venduti hanno contribuito a trasformare un sogno in realtà – rappresenta un contributo fondamentale per la comunità locale, che potrà ora contare su un accesso costante e sicuro all’acqua potabile.
«Grazie alla solidarietà della nostra comunità - ha dichiarato Marco Imperadore - tante persone non devono più affrontare lunghe camminate per raccogliere l’acqua. Quel pozzo oggi è di nuovo fonte di vita. È stato emozionante vedere l’acqua sgorgare».
Ihsan Alpen ha aggiunto una testimonianza ricevuta da un anziano del villaggio: «Ci ha raccontato che se non arriva l’acqua pulita, per pulirsi gli abitanti devono ricorrere a quella stagnante raccolta nei bacini, che è pericolosa per la salute e può causare cecità. Per molti, l’accesso all’acqua potabile è ancora un miraggio, ma è indispensabile per la loro sopravvivenza».
L’acqua pulita non è tuttavia l’unica risorsa che scarseggia. Per questo motivo i due rappresentanti dell’associazione sono andati casa per casa e hanno distribuito il materiale raccolto e comprato grazie alla generosità di chi sostiene la realtà luganese. «Vogliamo ringraziare di cuore tutti coloro che ci hanno donato vestiti, e un grazie speciale va a chi è andato a comprarli appositamente e agli sponsor che ci hanno fornito medicinali», ha aggiunto Alpen.
«La povertà è così assoluta che manca davvero tutto - ha continuato Imperadore. - Non ci aspettavamo una situazione così drammatica. Durante la nostra visita, una madre ci ha raccontato della figlia, malata di malaria, che non poteva portare in ospedale per il costo di 40 euro. Abbiamo potuto lasciarle dei farmaci e un piccolo aiuto economico, perché quel giorno non avevano neppure mangiato».
La situazione alimentare è drammatica: «Il cibo scarseggia e, a causa della siccità, riescono a coltivare solo miglio e pochi fagioli. Per sfamarsi, spesso sono costretti a consumare erbe secche. Inoltre siamo stati in due scuole e abbiamo trovato aule caldissime, sotto un tetto di lamiera, dove oltre quaranta bambini seguono le lezioni senza neppure delle penne per scrivere. Quando abbiamo consegnato matite, pennarelli e plastilina, ci siamo trovati sommersi dalla gioia e dallo stupore».
Infine, l’associazione ha donato materiale sportivo, inclusi magliette e palloni, per sostenere la creazione della “squadra di calcio Amélie”, un’iniziativa nata per promuovere lo sport e il divertimento tra i giovani della zona.
«L’accoglienza ricevuta è stata straordinaria - ha commentato Alpen. Ci hanno aperto le loro case con dignità e gratitudine, senza imbarazzo, e ci hanno raccontato delle loro difficoltà quotidiane. Abbiamo incontrato un capo villaggio, gli insegnanti e tanti bambini pieni di speranza, sempre con il sorriso nonostante le condizioni difficili».
«Sappiamo che c’è ancora moltissimo da fare - ha concluso Imperadore. - Il nostro obiettivo è estendere questo supporto a più persone possibili, portando acqua, cibo e cure mediche là dove sono più necessari. Vorremmo, in futuro, creare dispensari farmaceutici con medici itineranti e fornire materiali scolastici e sportivi ad almeno altri quattro-cinque villaggi. Con il sostegno della nostra comunità, sappiamo che possiamo riuscire a farlo».
Per raccontare il viaggio in Burkina Faso e raccogliere ulteriori fondi, l’associazione Amélie organizza un evento benefico domenica 24 novembre, dalle 12:00 alle 17:00, presso il Capannone di Pregassona. Durante il pomeriggio, dopo il pranzo offerto, il pubblico potrà assistere alla proiezione di un video che documenta l’esperienza del viaggio e godersi intrattenimento musicale anni ‘70, ’80 e ’90 con la PerSonyc Band. Saranno inoltre presenti una bancarella con gadget dell’associazione e atelier e giochi per bambini. L’ingresso è libero, e ogni donazione sarà preziosa per continuare a sostenere i progetti in corso.