L'elezione di Donald Trump non fa l'unanimità tra gli studenti della Franklin University Switzerland. Ecco cosa ne pensano.
SORENGO - Donald Trump ce l’ha fatta. Il tycoon sarà il 47esimo presidente degli Stati Uniti. Niente testa a testa con la rivale Kamala Harris. Insomma, il voto si è risolto in poche ore.
E il risultato non lascia spazio a dubbi. «Dio ha risparmiato la mia vita perché potessi salvare il Paese», ha dichiarato raggiante il vincitore, riferendosi al tentativo di assassinio avvenuto lo scorso mese di luglio.
Tra delusi e soddisfatti - Il ritorno di Trump alla Casa Bianca ha però suscitato emozioni contrastanti, sia all'interno del Paese sia a livello internazionale.
Anche tra gli studenti americani della Franklin University Switzerland di Sorengo la soddisfazione si alterna alla delusione: «Personalmente sostengo Kamala, non sono quindi molto soddisfatto del risultato. Ma è un processo democratico e dobbiamo rispettare l’esito», ha raccontato Charly, studente del secondo anno.
E se qualcuno piange, c'è invece chi esulta: «Ho seguito le elezioni fino alle tre di notte. È stato molto interessante e appassionante. Sono contento per la vittoria di Trump. Penso che ora finalmente gli Stati Uniti si sveglieranno», ha commentato invece Brian, nato e cresciuto in Texas.
Lo stesso studente ha poi spiegato come sia stato determinante il mondo con cui Trump ha approcciato gli swing states, gli stati in bilico (Arizona, Pennsylvania, Wisconsin, Michigan). Il successo del futuro inquilino della Casa Bianca è stato netto: «Si è concentrato in queste aree e la sua scelta si è rivelata vincente».
Una questione di genere? - Dopo Hillary Clinton nel 2016, Trump ha affossato un secondo candidato democratico donna. Un dettaglio che non è passato inosservato e che ha fatto storcere il naso a qualcuno a Sorengo: «Non penso che Kamala Harris abbia fatto qualcosa di sbagliato. Penso invece che possano esserci stati alcuni pregiudizi per il fatto che è donna», ha ammesso Francesca.
Ma quali sono i fattori che più hanno determinato il voto? «Trump è stato capace di radicalizzare molte persone. Kamala invece ha usato tattiche politiche più semplici che però non hanno avuto successo», ha aggiunto invece Charley.
Sulle cause della netta vittoria del tycoon le opinioni sono diverse: «Kamala non ha trasmesso sicurezza durante gli anni da vicepresidente e soprattutto non è stata in grado di spiegare qual è effettivamente stato il suo contributo all'amministrazione Biden».
E ora? - Il futuro è ora sicuramente incerto. L'Europa ha seguito l'esito del voto con grande apprensione. Il ritorno di Trump comporta infatti un sicuro cambiamento nella politica estera a stelle e strisce.
«È difficile dire cosa cambierà nel futuro immediato. La politica estera di Trump in Europa è sempre stata propositiva. Credo che questo risultato verrà però accolto positivamente nel Vecchio continente», ha commentato Leo.
Una volta digerita la delusione, è però già ora di guardare ai prossimi quattro anni di mandato. «Sono preoccupata per i diritti delle donne e per il diritto all’aborto. Questa è la mia più grande paura», ha affermato Francesca. Un pensiero condiviso anche da Charley: «Lo spettro della soppressione del diritto all'aborto mi spaventa».
Sul tavolo anche il tentato assassinio a Trump. E su questo aspetto Zachary non ha dubbi. «Sicuramente ha avuto un impatto importante sul voto. Ha contribuito a compattare il campo repubblicano convincendo molti indecisi».