Cassa malati meno cara, tasse (qualche volta) anche. Lo fanno 400 ticinesi all'anno. Le voci di chi ci sta pensando e di chi l'ha già fatto.
SAVOSA - Dopo l'annuncio dell'ennesima impennata del premio della cassa malati, inasprita dal fatto che il Ticino è il cantone caratterizzato dal rincaro più doloroso, ci hanno probabilmente pensato in molti. Solo che Paola*, mendrisiottese prossima alla pensione, ha deciso di fare sul serio: «Non è possibile pensare di andare avanti così», commenta, «come si fa a farsi bastare i soldi? Soprattutto fra qualche mese, quando sarò pensionata».
Da tempo proprietaria di una casa di vacanza nella Surselva grigionese, la momò sta valutando seriamente uno scambio di domicilio facendo della villetta con le facciate in legno sulle pendici vista Greina la sua prima casa, mentre quella mendrisiense diventerebbe la sua casa di vacanza.
Il motivo? Oltre alla faccenda della cassa malati, anche una pressione fiscale tendenzialmente più bassa: «Per quanto riguarda la mia vita quotidiana non cambierebbe granché rispetto a ora e se mi toccherà stare un po' di più nei Grigioni, chi se ne importa...».
Se Paola sta iniziando a informarsi in vista di un possibile trasferimento c'è invece chi lo ha già fatto, Alberto* professionista del Bellinzonese che ha deciso di trasferirsi qualche chilometro più in là, ma in un altro cantone: «Ci ho pensato su un po', lo ammetto», ci confida, «ma non ho davvero trovato motivi validi per non farlo. Continuo a lavorare nel mio vecchio posto di lavoro, in Ticino, e faccio il frontaliere intercantonale. Forse il percorso casa-lavoro si è allungato un po', ma quei chilometri lì posso comunque... detrarli dalle tasse», ride.
Le partenze di residenti nostrani verso i Grigioni non sono una novità, anzi. Stando ai dati statistici della Confederazione, infatti, il cantone è il secondo preferito dai ticinesi che decidono di trasferirsi al di fuori dei confini cantonali (il primo è Zurigo, faro economico e professionale a livello nazionale).
Almeno nell'ultimo quinquennio sono circa quattrocento ogni anno i residenti in Ticino che decidono di andare ad abitare nei Grigioni (picco nel 2023 con 491 trasferimenti). Sono invece fra i 700 e gli 800 quelli che si trasferiscono nel canton Zurigo (nel 2023 anche qui picco, con 885 persone).
Calcolatrice alla mano... ne vale davvero la pena? A parte la questione delle casse malati dove il rincaro resta sempre più contenuto (nel 2025 nei Grigioni sarà +6.6% a fronte del massiccio +10,5% ticinese), sulle tasse le cose si fanno piuttosto complesse, anche perché i fattori sono diversi.
«In generale chi ha un reddito medio nei Grigioni sta un po' meglio dal punto di vista fiscale», ci spiegano dall'Ufficio dell'economia e del turismo del canton Grigioni. Se per le persone fisiche la pressione fiscale è solo lievemente più bassa (in media), il discorso è diverso - con uno sgravio sensibile - per quanto riguarda le persone giuridiche.
Per una persona o una famiglia - quindi - non in tutti i casi, comunque, può essere vantaggioso. In quello di Alberto, professionista affermato con uno stipendio medio-alto, il guadagno è netto: passando da un moltiplicatore comunale di 93% a uno con il 60% nella Moesa si parla di circa 3'000 franchi all'anno in meno (previsioni per il 2024).
E per quanto riguarda la neopensionata Paola? Dal moltiplicatore di 77% di Mendrisio a quello di 90% della Surselva - e considerando il reddito non così elevato - si parla proprio di spiccioli (meno di 100 franchi all'anno).
Ok, ma per chi volesse mantenere un "piede" in Ticino? Di cosa bisogna tenere conto? In quel caso, confermano sempre dall'Ufficio dell'economia di Coira la palla passa ai Comuni: «Il Cantone non effettua controlli di questo tipo, in genere tutto l'interesse a stabilire se la persona risieda - o meno - dove dichiara è proprio dei comuni. Come funziona? In generale si tengono d'occhio diversi indicatori, come il consumo d'elettricità e di acqua potabile. Non è escluso che in comunità particolarmente piccole anche le autorità stesse magari "buttino un occhio" per vedere se l'auto è parcheggiata davanti a casa, oppure se la luce è effettivamente accesa».
*nomi di finzione