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LUGANOUna candelina per dire "no" all'alienazione genitoriale

17.11.24 - 19:30
Sono sempre di più i casi di chi allontana il figlio dall'altro genitore a causa di separazioni o divorzi.
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Fonte AGNA
Una candelina per dire "no" all'alienazione genitoriale
Sono sempre di più i casi di chi allontana il figlio dall'altro genitore a causa di separazioni o divorzi.

LUGANO - Nella Giornata mondiale dei diritti dell'infanzia 2024, arriva un invito speciale da parte dell'Associazione genitori nell’accudimento (AGNA). L'appunatmeto è fissato per mercoledì 20 Novembre al Centro Maghetti dove verrà accesa una candelina simbolo di vicinanza ai bambini vittime dell'alienazione genitoriale.

Secondo il Rapporto sulla famiglia dell'Ufficio federale di statistica, quasi un decimo dei padri e delle madri separati, i cui figli vivono con l'altro genitore, non hanno più contatti con i loro figli.

Si stima che ciò riguardi circa 13.000 bambini in Svizzera. L'alienazione genitore-figlio è una situazione in cui un genitore cerca di allontanare il figlio dall'altro genitore, spesso nel contesto di separazioni conflittuali o divorzi.

È una forma grave di abuso psicologico nei confronti dei bambini coinvolti e viola il loro diritto alla bigenitorialità, sancito dalla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia, sottoscritta anche dalla Svizzera.

Il genitore alienante usa tecniche come espressioni denigratorie, false accuse, costruzione di una "realtà virtuale" negativa sull'altro genitore. Porta il bambino ad avere sentimenti di odio e disprezzo verso il genitore alienato. Crea una dipendenza del figlio dal genitore alienante.

Si manifesta, malgrado la mancanza di motivazioni valide, attraverso il rifiuto da parte del bambino di vedere l'altro genitore, rifiuto esacerbato da comportamenti ostili o sprezzanti verso il genitore alienato, ripetendo frasi negative sul suo conto.

I casi di alienazione si stanno accumulando. Negli ultimi anni sono aumentati in modo sproporzionato. Il diritto di famiglia deve essere applicato in modo più coerente! È inammissibile che ancora oggi, per la rabbia per la fine della loro unione un genitore tolga il figlio all'altro.

Ecco allora che per ribadirlo, l'invito è per mercoledì 20 Novembre al Centro Maghetti, luogo simbolico in quanto il 28 dicembre 1916 il legato Maghetti fu riconosciuto come fondazione «avente lo scopo di dare ai figli orfani poveri di Lugano una istruzione ed educazione professionale» e iscritto al Registro di commercio.

«I bambini hanno bisogno di entrambi i genitori», questo lo slogan scelto.

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