I sindaci di Bellinzona, Chiasso, Locarno, Lugano e Mendrisio chiedono al Cantone di avviare un dialogo sul futuro ruolo dei Comuni.
BELLINZONA - I Sindaci delle Città di Bellinzona, Chiasso, Locarno, Lugano e Mendrisio si sono riuniti per affrontare il tema delle recenti misure poste a carico dei Comuni da parte del Cantone.
I Municipi ribadiscono «l’urgente necessità» di avviare «un dialogo costruttivo con le istanze cantonali per definire il ruolo dei Comuni, in particolare quelli polo, negli anni a venire». Il gremio dei Sindaci ha deciso altresì di richiedere delle audizioni alla Commissione Gestione e finanze e alla Commissione Costituzione e leggi per affrontare con tali commissioni legislative il tema del ruolo delle Città del Canton Ticino.
«La riforma “Ticino 2020”, avviata nel 2017, aveva quale obiettivo di semplificare i rapporti e i flussi tra Cantone e Comuni, recuperando margine di autonomia comunale - si legge in una nota stampa firmata da tutti i Municipi sopra citati -. La riforma è stata stravolta nel corso del tempo, per volontà del Cantone che ha imposto la neutralità finanziaria tra i due livelli istituzionali, e sembra ora essere in una situazione di stallo».
Allo stesso tempo, e in particolar modo con i Preventivi 2024 e 2025, Consiglio di Stato e Gran Consiglio hanno adottato, o stanno per adottare, unilateralmente una serie di misure «con onerosi effetti diretti e indiretti sulle finanze comunali, riducendone la capacità operativa e, rispettivamente, obbligando i Comuni a riversare su cittadini, cittadine ed imprese l’aggravio».
I Municipi delle Città del Cantone ritengono che sia giunto il momento di «mettere un freno ad ulteriori aggravi finanziari unilaterali a carico dei Comuni e che occorra intraprendere una discussione sul futuro ruolo dei Comuni».