La mostra coinvolge attivamente gli allievi e le allieve in un percorso che permette di ripensare i conflitti quotidiani.
CAMIGNOLO - La mostra interattiva "Conflitti, litigi… e altre rotture" era stata acquisita dal Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport e dal Dipartimento della sanità e dalla socialità (DSS) nel 2000, con l’obiettivo di affrontare e proporre nelle scuole medie la tematica della risoluzione costruttiva dei conflitti.
Un tema ancora oggi di grande attualità. DECS e DSS – riconoscendo la necessità di favorire la comprensione reciproca tra gli allievi, così da contribuire alla prevenzione di qualsiasi forma di violenza e di incomprensione, e tenuto conto dell’opportunità di sviluppare attività di promozione della salute in ambito scolastico – hanno deciso di aggiornare la mostra.
L’inaugurazione si terrà domani, mercoledì 20 novembre, Giornata internazionale dei diritti del fanciullo, al pomeriggio, presso la scuola media di Camignolo, alla presenza dei direttori e delle direttrici come pure dei docenti e delle docenti di sostegno pedagogico delle scuole medie.
La mostra, ideata dal Centro Psicopedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti di Daniele Novara e destinata a ragazzi e ragazze tra gli 11 e i 14 anni, coinvolge attivamente gli allievi e le allieve in un percorso che permette di ripensare i conflitti quotidiani, le reazioni, i sentimenti come pure le modalità di difesa, nonché di espressione di sé e dei propri bisogni. Uno stimolo alla riflessione, ma anche un itinerario di sperimentazione che favorisce la consapevolezza e incoraggia a mettersi in gioco e ad acquisire nuove competenze.
Il pensiero centrale alla base della mostra? La necessità di imparare a “stare nel conflitto”, a “litigare bene”, per poter evitare di incorrere in atti di violenza, con l’intenzione di sopraffare o aggredire l’altro quando, invece, vi è possibilità di dialogo, di ascolto reciproco e di confronto rispettoso.
La mostra stimola la riflessione anche negli adulti, affinché le direzioni e i docenti possano ripensare il ruolo dei conflitti nelle dinamiche scolastiche e comprenderne la funzione formativa per i ragazzi e le ragazze. Oltre a momenti formativi per il corpo insegnante, è prevista una serata per i genitori degli allievi e delle allieve delle classi coinvolte.