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CANTONEI ticinesi usano consapevolmente gli antibiotici (ma fanno confusione tra virus e batteri)

21.11.24 - 14:17
È il risultato di un sondaggio realizzato dal DSS.
Ti-Press
Fonte DSS
I ticinesi usano consapevolmente gli antibiotici (ma fanno confusione tra virus e batteri)
È il risultato di un sondaggio realizzato dal DSS.

BELLINZONA - Il Dipartimento della sanità e della socialità (DSS) ha presentato i risultati di un sondaggio realizzato nell’estate del 2024, nell’ambito della strategia nazionale contro le resistenze agli antibiotici (StAr).

Comportamenti corretti - Il sondaggio, che ha coinvolto un campione rappresentativo di 1’428 persone in Ticino, ha rilevato dei comportamenti generalmente corretti nell’uso degli antibiotici, ma anche delle significative lacune di conoscenza che richiedono, scrive il DSS, «interventi mirati per migliorare la consapevolezza dei cittadini».

Buone pratiche e comportamenti corretti - Nello specifico, la maggior parte della popolazione ticinese (73%) dichiara di seguire la durata della terapia antibiotica prescritta dal medico, mentre il 66% smaltisce correttamente gli antibiotici inutilizzati per evitare accumuli domestici. Si osservano alcuni comportamenti a rischio: il 10% della popolazione interrompe il trattamento antibiotico senza consultare un medico e il 13% conserva antibiotici per uso futuro.

Conoscenze insufficienti sulla resistenza agli antibiotici - Solo il 4% degli intervistati ha riconosciuto che è il batterio, e non la persona, a diventare resistente agli antibiotici. Questa incomprensione diffusa «evidenzia la necessità di chiarire che la resistenza è una caratteristica sviluppata dai batteri, non dal nostro corpo».

Confusione tra virus e batteri - Sebbene il 70% della popolazione sappia che gli antibiotici non sono utili contro raffreddore e influenza, il 49% non è consapevole che questi farmaci non uccidono i virus. «Questa confusione può portare a richieste o utilizzi inappropriati di antibiotici».

Scarsa consapevolezza degli effetti collaterali - Solo il 57% degli intervistati è a conoscenza dei principali effetti collaterali degli antibiotici, come la diarrea, suggerendo la necessità di informare meglio su questo aspetto per un uso più responsabile.

«Serve collaborare» - I risultati del sondaggio «ci permettono di focalizzare meglio le attuali e future campagne di informazione e sensibilizzazione per un uso più consapevole degli antibiotici. Solo con la collaborazione tra i cittadini, gli operatori sanitari e le autorità possiamo contrastare efficacemente la resistenza antimicrobica e preservare l’efficacia degli antibiotici». Ulteriori informazioni sono disponibili al sito www.ti.ch/antibiotici.

Raccomandazioni:

    • Completare sempre il trattamento prescritto: anche se ci si sente meglio prima della fine del ciclo di terapia, è importante completarlo per evitare che alcuni batteri sopravvivano e sviluppino resistenze.
    • Smaltire correttamente gli antibiotici inutilizzati: gli antibiotici avanzati non dovrebbero essere conservati per un uso futuro né gettati tra i rifiuti domestici. È importante riportarli in farmacia per il corretto smaltimento, evitando danni ambientali o uso improprio.
    • Utilizzare solo il numero necessario di dosi: in Ticino è possibile ottenere solo il numero esatto di compresse necessario per il trattamento prescritto.
    • Comprendere la resistenza agli antibiotici significa sapere che quando assumiamo antibiotici in modo non corretto, contribuiamo a rendere i batteri più forti e difficili da eliminare, rendendo più complesso il trattamento delle infezioni future.
    • Distinguere tra infezioni virali e batteriche permette di non pretendere trattamenti antibiotici contro raffreddore e influenza. Utilizzare antibiotici per malattie virali è inutile e rischioso perché contribuisce a sviluppare batteri resistenti.
    • Essere informati sugli effetti collaterali: anche gli antibiotici, come tutti i farmaci, possono avere effetti indesiderati ed è importante esserne consapevoli.

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