Fresca di stampa l'opera "Lo sfruttamento idroelettrico della Maggia – Metamorfosi di una valle” presentata ieri
CEVIO - “Lo sfruttamento idroelettrico della Maggia – Metamorfosi di una valle”: è fresca di stampa l'opera che racconta la straordinaria trasformazione della Vallemaggia tra il 1950 e il 1966, quando la valle divenne un pilastro nella produzione di energia idroelettrica.
Il volume riunisce le prospettive di venti autori, ciascuno con il proprio sguardo critico e specialistico, per ripercorrere un viaggio che va oltre la cronaca: dalla “valle com’era” alla costruzione imponente degli impianti idroelettrici agli interrogativi sul loro futuro, in un contesto mondiale segnato dai cambiamenti climatici, dalle crisi energetiche e dai nuovi orientamenti della politica su questo tema.
Un'opera che racconta una delle infrastrutture più iconiche del Paese - Con una narrazione che intreccia storia, economia, ambiente e antropologia, il libro offre una visione completa delle sfide e delle opportunità legate alla gestione delle risorse idriche, tra passato, presente e un futuro ancora tutto da scrivere. Un’opera destinata a chiunque voglia comprendere le implicazioni di una delle infrastrutture energetiche più iconiche del nostro Paese.
La prefazione di Christian Vitta - Christian Vitta, Presidente del Consiglio di Stato e Direttore del Dipartimento delle finanze e dell’economia (DFE), ha redatto la prefazione del volume. Nel suo intervento durante la presentazione del libro che si è tenuta ieri, oltre a essersi congratulato con gli autori per l’iniziativa, ha sottolineato come gli impianti della Vallemaggia contribuiscano «in modo importante alla produzione cantonale e nazionale di energia idroelettrica, coprendo quasi la metà del fabbisogno di elettricità del Cantone Ticino, garantendo oltre un centinaio di posti di lavoro e contribuendo altresì a mantenere sul nostro territorio delle rinomate competenze».
Ha inoltre colto l’occasione, più in generale, per ricordare l’importanza del settore idroelettrico per il Cantone e le sfide future con cui esso è
confrontato.
Il presidente del museo Elio Genazzi: «Un simbolo di efficienza e sicurezza» - Da parte sua Elio Genazzi, presidente del Museo di Valmaggia, ha sottolineato: «Nel 2024 ricorrono i 75 anni dall’avvio dei lavori idroelettrici della Maggia, un intervento che ha trasformato la Valle, portando sviluppo economico e nuove infrastrutture, ma anche significative controversie su espropri, impatti ambientali e benefici fiscali. Gli impianti, da opere invasive, sono divenuti simboli di efficienza e sicurezza, contribuendo a mitigare eventi estremi e valorizzando il territorio. A partire dall’aprile del 2025 e per due anni, fino all’ottobre 2026, il progetto sarà completato con una mostra temporanea il cui allestimento si terrà presso la Sede 2 del Museo».
Il direttore dell’Ofima Marco Regolatti: «Svolta epocale per la vita della valle» - Il direttore dell’Ofima Marco Regolatti, ha evidenziato: «La scelta del Museo di Valmaggia di affrontare il tema della costruzione degli impianti idroelettrici della Vallemaggia con una pubblicazione e con una mostra, cui Ofima ha contribuito non solo finanziariamente ma anche con testi, informazioni, dati e documenti storici, sottolinea l’importanza che rivestono gli impianti idroelettrici per la Vallemaggia e per l’intero Cantone. Come ben affrontato in vari contributi all’interno del libro, infatti, la costruzione degli impianti ha rappresentato una svolta epocale per la vita della Valle e per l’economia del Cantone».
Il libro è in vendita presso il Museo di Valmaggia, la Armando Dadò editore e in tutte le librerie del Cantone al prezzo di 40. - franchi. Sarà pure reso disponibile in promozione al prezzo di 35.- franchi a coloro che parteciperanno alla serata di presentazione in programma giovedì 28
novembre 2024 alle 20:15 presso la Sala Conferenze del Centro scolastico dei Ronchini di Aurigeno.