Abbiamo incontrato e visto in azione Saiko, Hudson e Cash, tre cani poliziotto della Polizia cantonale ticinese.
BELLINZONA - Trovano persone scomparse, fermano malviventi e rinvengono droga e denaro. E nel farlo, si divertono. Sono i cani poliziotto della Polizia cantonale ticinese, e noi li abbiamo visti in azione.
«Abbiamo dieci cani, e ognuno ha una sua specializzazione e un programma di addestramento personalizzato», spiega a Tio/20Minuti Paola Minoretti, responsabile sezione cinofila della Polizia cantonale.
Saiko, ad esempio, è un pastore belga manilois di sette anni che, guidato dal suo conduttore Alain, si occupa del fermo di criminali e persone sospette. E con lui, come ci mostrano nel corso di un’esercitazione, c’è poco da scherzare.
Da Saiko non si scappa - «In una situazione in cui (proporzionalmente) il cane morde, non molla la presa finché il conduttore non gli dice di fare altro», spiega Alain. «È però istruito a mordere in punti definiti, come gambe e braccia, in modo da limitare le lesioni a parti non vitali».
Durante l’allenamento Saiko viene inoltre messo alla prova e distratto, con rumori e tocchi, per mezzo di un bastone in bambù e di stelle filanti composte da nastri. Questo «perché in una situazione reale c’è sempre una certa imprevedibilità, e il cane deve essere in grado di lavorare in ogni contesto», precisa Minoretti. Dopo aver raggiunto l'obiettivo «il cane trova infine un gioco o, in questo caso, un figurante da mordere, il che gli insegna ad affrontare le difficoltà in modo positivo».
Il fiuto di Hudson e Cash - L'agente Francesco ci mostra poi come il suo Hudson, un possente bloodhound di due anni, riesce a ritrovare una persona partendo unicamente da una traccia del suo odore, mentre l’agente Omar conduce Cash, un labrador di nove anni che nel giro di un minuto scova, nascosta in un cassetto, una busta contenente della cocaina.
Quasi un intervento al giorno - Esercitazioni e formazioni a parte, gli interventi di polizia svolti dalla sezione cinofila sono molti, e si aggirano tra i 300 e i 350 l’anno. «I più frequenti riguardano la ricerca di anziani che si allontanano dalle loro abitazioni o di escursionisti in difficoltà, ma anche la ricerca di stupefacenti». Nel 2022, durante una perquisizione svoltasi nel Bellinzonese, Saiko e il pastore tedesco Narco hanno ad esempio rinvenuto 700 grammi di cocaina e 800 di hashish in un appartamento, nonché 247’000 franchi in contanti.
«Per loro è un gioco» - «Per noi tutto questo è lavoro, ma per il cane è un gioco», ci spiega dal canto suo la responsabile Paola Minoretti. «Loro preferiscono lavorare che stare a casa a fare i cani da compagnia. Questo perché i cani di queste razze hanno già una predisposizione naturale nel praticare queste attività, è nel loro istinto, perciò nel lavoro trovano una gratifica».
Certo, la predisposizione genetica non basta. «In media ci vogliono circa due anni di formazione prima che il cane sia pronto a intervenire sul campo. Questo perché istruiamo i cani fin da cuccioli, e necessitano di tempo per crescere, sia mentalmente che fisicamente».
In simbiosi - Una componente chiave è inoltre il legame tra il cane e il suo agente di riferimento, che entrano praticamente in simbiosi: «Il cane è di proprietà del suo conduttore, perciò, oltre a lavorare con lui, vive con lui. Di conseguenza cane e agente stanno insieme 24 ore su 24».