Una risoluzione votata dal comitato dell'Associazione per gli ospedali di valle chiede misure concrete
DONGIO - In occasione dell’assemblea ordinaria di giovedì 28 novembre 2024, alla Bibliomedia di Biasca, è stato organizzato un dibattito su "Sanità tra pubblico e privato: quali conseguenze per le nostre valli?" con Anna Biscossa e Beppe Savary, come rappresentanti dell’Associazione per la difesa del servizio pubblico.
Durante la serata, diversi i punti emersi. Tra i quali il diritto degli abitanti delle regioni e valli ticinesi di accedere a cure di qualità, senza disparità alcuna; la necessità di infrastrutture dedicate alla cura di prossimità con un sistema capace di rispondere efficacemente alle esigenze locali; l'indebolimento della sanità pubblica derivante dai centri medici basati su leggi di mercato; la necessità di un potenziamento dell'Ente ospedaliero cantonale per rispondere alle esigenze dell'intero territorio.
Inevitabile una risoluzione, approvata all'unanimità, con cui l’Associazione per gli ospedali di valle ribadisce il proprio impegno a tutela del diritto alla salute delle comunità delle valli ticinesi, per costruire un sistema sanitario equo, efficiente e sostenibile.
Ecco i punti della risoluzione
1. Impegno per il rafforzamento della sanità pubblica Si chiede alle autorità cantonali e federali di adottare misure concrete per potenziare la sanità pubblica, includendo un piano strategico di lungo termine volto a garantire l’accesso universale a prestazioni sanitarie di qualità, indipendentemente dalla località di residenza.
2. Contrasto alla privatizzazione eccessiva Si sollecita il Canton Ticino a monitorare e limitare l’espansione del settore privato con scopo di lucro, soprattutto in ambiti cruciali come i pronto soccorso, affinché non vengano compromessi i principi di universalità e solidarietà del sistema sanitario.
3. Potenziamento dell’Ente Ospedaliero Cantonale Si sollecita un rafforzamento strutturale e finanziario dell’EOC, con particolare attenzione allo sviluppo e alla valorizzazione delle prestazioni ambulatoriali, affinché l’Ente possa rispondere efficacemente alle esigenze delle regioni periferiche, garantendo cure di prossimità e continuità assistenziale.
4. Promozione dell’attrattività del lavoro sanitario nelle valli Si invita alla creazione di incentivi economici, formativi e professionali per attrarre e trattenere operatori sanitari, fra cui medici di famiglia, nelle regioni periferiche.