La giuria ha premiato all'unanimità, con 100mila franchi, lo studio AI Borde di Quito
MENDRISIO - AI Borde, studio di architettura fondato a Quito, ha vinto il BancaStato Swiss Architectural Award 2024, promosso dalla Fondazione Teatro dell'architettura Mendrisio con il sostegno organizzativo e operativo dell'Università della Svizzera italiana - Accademia di architettura.
Questa nona edizione è la prima che ha beneficiato del sostegno della Banca dello Stato del Cantone Ticino e, per l'occasione, è proseguita la collaborazione fra le tre Scuole di architettura svizzere (oltre all'USI il Politecnico Federale di Losanna – ENAC, Section d'Architecture e il Politecnico Federale di Zurigo – Departement Architektur), rappresentate dai loro decani / direttori nella giuria del premio, presieduta da Mario Botta.
Il premio di 100mila franchi svizzeri sarà consegnato l'8 maggio 2025 presso l’Auditorio del Teatro dell’architettura a Mendrisio dell’Università della Svizzera italiana.In occasione della cerimonia verrà inaugurata l’esposizione dei progetti presentati dai candidati.
Al Borde (gestito da Pascual Gangotena, David Barragán, Maríaluisa Borja ed Esteban Benavides) è stato scelto fra 31 candidati provenienti da 17 Paesi di tutto il mondo, selezionati dal comitato di advisor, che hanno pienamente risposto alle attese dei promotori e della giuria del premio.
Il BancaStato Swiss Architectural Award 2024 è stato assegnato all'unanimità per il Mirador Aula (Learning Viewpoint) nella foresta protetta del Cerro Blanco, Guayaquil, Ecuador, 2021-2022; il Raw Threshold Pavilion a Sharjah, Emirati Arabi Uniti, 2022-2023; la Biblioteca comunitaria Yuyarina Pacha, Huaticocha, Provincia de Orellana, Ecuador, 2023-2024, con la seguente motivazione: «I lavori presentati da Al Borde hanno convinto la giuria per molteplici ragioni. Oltre all’approccio collettivo alla progettazione e alla costruzione, che si riflette anche nel coinvolgimento delle comunità locali, e alla particolare attenzione agli aspetti climatici, le opere di Al Borde manifestano un’interpretazione ampia e profonda del concetto di sostenibilità, perché radicata nella storia dell’architettura e in un ampio spettro di riferimenti che vanno dalle tecniche costruttive tradizionali alle sperimentazioni moderne. La loro ricerca riguarda anche la reinterpretazione innovativa dei materiali locali, la definizione di un vernacolo contemporaneo e le questioni cruciali in corso a livello locale: temi che Al Borde affronta con singolare coerenza e radicalità».
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