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CANTONEIl BancaStato Swiss Architectural Award 2024 va in Ecuador

05.12.24 - 16:17
La giuria ha premiato all'unanimità, con 100mila franchi, lo studio AI Borde di Quito
JAG STUDIO
Fonte Fondazione Teatro dell'architettura
Il BancaStato Swiss Architectural Award 2024 va in Ecuador
La giuria ha premiato all'unanimità, con 100mila franchi, lo studio AI Borde di Quito

MENDRISIO - AI Borde, studio di architettura fondato a Quito, ha vinto il BancaStato Swiss Architectural Award 2024, promosso dalla Fondazione Teatro dell'architettura Mendrisio con il sostegno organizzativo e operativo dell'Università della Svizzera italiana - Accademia di architettura.

Questa nona edizione è la prima che ha beneficiato del sostegno della Banca dello Stato del Cantone Ticino e, per l'occasione, è proseguita la collaborazione fra le tre Scuole di architettura svizzere (oltre all'USI il Politecnico Federale di Losanna – ENAC, Section d'Architecture e il Politecnico Federale di Zurigo – Departement Architektur), rappresentate dai loro decani / direttori nella giuria del premio, presieduta da Mario Botta.

Il premio di 100mila franchi svizzeri sarà consegnato l'8 maggio 2025 presso l’Auditorio del Teatro dell’architettura a Mendrisio dell’Università della Svizzera italiana.In occasione della cerimonia verrà inaugurata l’esposizione dei progetti presentati dai candidati.

Al Borde (gestito da Pascual Gangotena, David Barragán, Maríaluisa Borja ed Esteban Benavides) è stato scelto fra 31 candidati provenienti da 17 Paesi di tutto il mondo, selezionati dal comitato di advisor, che hanno pienamente risposto alle attese dei promotori e della giuria del premio.

Il BancaStato Swiss Architectural Award 2024 è stato assegnato all'unanimità per il Mirador Aula (Learning Viewpoint) nella foresta protetta del Cerro Blanco, Guayaquil, Ecuador, 2021-2022; il Raw Threshold Pavilion a Sharjah, Emirati Arabi Uniti, 2022-2023; la Biblioteca comunitaria Yuyarina Pacha, Huaticocha, Provincia de Orellana, Ecuador, 2023-2024, con la seguente motivazione: «I lavori presentati da Al Borde hanno convinto la giuria per molteplici ragioni. Oltre all’approccio collettivo alla progettazione e alla costruzione, che si riflette anche nel coinvolgimento delle comunità locali, e alla particolare attenzione agli aspetti climatici, le opere di Al Borde manifestano un’interpretazione ampia e profonda del concetto di sostenibilità, perché radicata nella storia dell’architettura e in un ampio spettro di riferimenti che vanno dalle tecniche costruttive tradizionali alle sperimentazioni moderne. La loro ricerca riguarda anche la reinterpretazione innovativa dei materiali locali, la definizione di un vernacolo contemporaneo e le questioni cruciali in corso a livello locale: temi che Al Borde affronta con singolare coerenza e radicalità».

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