Scende il tasso di sfitto degli spazi commerciali. In Ticino com'è la situazione?
BELLINZONA - Da Zurigo a Basilea. Da Ginevra a Berna. Quasi ovunque, in Svizzera, è sceso il tasso di sfitto degli spazi commerciali. I dati, pubblicati dai media d’oltralpe, mostrano come, nelle vie commerciali delle città prese in esame, i negozi siano sempre più presenti e godano, in generale, di ottima salute.
La situazione a Lugano - E in Ticino? Qual è la situazione? Il presidente della Società dei commercianti di Lugano Rupen Nacaroglu sottolinea come, anche nella città sul Ceresio, ci sia un buon ricambio. «Uno spazio commercialmente interessante rimane vuoto per poco tempo - commenta - questo fattore lo leggo positivamente».
I problemi non mancano - Però, aggiunge Nacaroglu, i problemi non mancano, anzi. «In generale - continua, portando alcuni esempi - rispetto al resto della Svizzera, in Ticino la popolazione ha un potere d’acquisto nettamente inferiore e la spesa oltre confine rimane un fattore concorrenziale determinante. Le condizioni quadro in generale negli ultimi anni non sono ottimali ma il commercio si sta muovendo in maniera omogenea per cercare di risollevarsi».
«Il commercio va bene? Meglio dire che non va male» - Sulla stessa linea di pensiero Lorenza Sommaruga, presidente di Federcommercio Ticino. «I dati del nostro cantone sono solitamente differenti rispetto a quelli della Svizzera interna. Il Commercio va bene? Preferisco dire che non va male. Il contesto non è facile: ci si mette tutto l’impegno per rendere i negozi attrattivi e per soddisfare il consumatore».
«Resistiamo» - Fra i problemi segnalati da Sommaruga ci sono, per esempio, il franco forte, la vicinanza con l’Italia e l’e-commerce in aumento. «Anche da noi - commenta - chiudono i negozi e ne aprono di nuovi. Nelle nostre vie dello shopping ci sono poche vetrine vuote. Però, non vuol dire che va benissimo: significa che il commercio resiste e che non getta la spugna».
I dati - In generale, stando a quanto riporta lo studio pubblicato dai media d'oltralpe, la percentuale di esercizi commerciali vuoti è scesa dal 2,4 al 2,1% in sei mesi. In particolare, le città che hanno fatto registrare il segno meno sono Zurigo (dall’1,8 all’1,2%), Ginevra (dall’1,9 allo 0,9%), Basilea (dal 3,8 al 3,7%), Lucerna (dal 3,5 al 2,6%) e Winterthur (dal 3,1 al 2,1%). In controtendenza, invece Losanna (dallo 0,7 all’1,3%) e San Gallo (dal 5,7 all’8,6%).