La polizia cantonale conferma «alcune segnalazioni» di questa truffa. L'Ufficio federale della cibersicurezza: «Il diavolo sta nei dettagli»
BELLINZONA - Negli scorsi giorni la polizia cantonale di Lucerna ha messo in guardia la popolazione sull'ennesima truffa: quella dei (falsi) adesivi presenti sui parchimetri della Città in riva al Lago dei Quattro Cantoni.
Anche in Ticino - Un raggiro, del quale l'Ufficio federale della cibersicurezza (UFCS) è al corrente da fine ottobre, che nel frattempo ha varcato il San Gottardo, raggiungendo anche il Ticino. «Possiamo confermare alcune recenti segnalazioni di casi simili che sono attualmente al vaglio delle autorità inquirenti», sottolinea la polizia cantonale su richiesta, non precisando però né il numero né le località coinvolte.
Attenzione ai codici QR - Ma in cosa consiste esattamente questa truffa? Nello specifico i malintenzionati incollano un adesivo con un codice QR fasullo sopra quello originale, spedendo l'ignaro automobilista a pagare su un sito web fraudolento.
«L’integrazione di tecnologie come NFC (Near Field Communication) e codici QR rende il processo di pagamento più semplice e intuitivo, ma nasconde anche dei pericoli», sottolinea l'UFCS precisando di aver «ricevuto diverse segnalazioni di casi in cui gli importi dovuti per le tariffe di parcheggio sono finiti nelle tasche di truffatori».
«Aspetto ingannevolmente credibile» - I codici manipolati, infatti, reindirizzano le vittime a un sito web di pagamento illecito «ma dall’aspetto ingannevolmente credibile» in cui i clienti possono scegliere se pagare con Twint o con carta di credito.
«Una volta inseriti i dati - sottolinea l'UFCS - viene di solito addebitato un importo molto più alto di quello presumibilmente dovuto. Ma poiché la ricerca di un parcheggio è spesso accompagnata da stress, si corre il rischio di non verificare i dettagli del pagamento e accreditare centinaia di franchi su un conto errato».
Le raccomandazioni dell'UFCS - Per evitare di cascare nel tranello, l'Ufficio federale della cibersicurezza fornisce alcune semplici raccomandazioni. Per prima cosa bisogna sempre «verificare l’importo addebitato e la società destinataria del denaro» e in caso di incongruenze «annullare il processo di pagamento».
L'UFCS, poi, consiglia - prima di scansionare un codice QR pubblico - di «osservarlo e toccarlo» per assicurarsi che non si tratti di un adesivo incollato sull'originale. Bisogna inoltre assicurarsi che - una volta scansionato il codice - l'indirizzo internet corrisponda a quello previsto: «Osservatelo con attenzione - conclude l'UFCS - poiché il diavolo si nasconde nei dettagli».
E se questi dettagli vengono "percepiti" troppo tardi? Allora alla vittima non resta che informare immediatamente la banca o la società di carte di credito e denunciare l'accaduto alla polizia.