Il caso di una 50enne ricoverata alla Carità dopo un intervento alla schiena. La direzione: «Sempre più aggressività verso il personale».
LOCARNO - «Sono disperata. Mi stanno letteralmente "sfrattando" dall'ospedale». La voce rotta dal pianto è quella di una 50enne ricoverata alla Carità di Locarno in seguito a seri problemi alla schiena. Ha contattato la redazione di tio.ch per raccontare la sua vicenda. Ed è lei stessa ad ammetterlo. «Avrei dovuto restare più a lungo. Ma mi mandano via perché mettevo in discussione l'operato di alcuni infermieri».
Il "foglio di dimissioni" – La situazione è piuttosto singolare. Tio.ch ha cercato di capire cosa c'è dietro a questo congedo anticipato. Anche perché la signora in questione nelle scorse ore, dopo avere ricevuto il "foglio di dimissioni", ha chiamato telefonicamente decine di persone, in particolare politici, chiedendo aiuto e sostegno.
Due versioni contrastanti – Stando alle informazioni raccolte, i medici della Carità l'avrebbero effettivamente dimessa ritenendo conclusa la presa a carico del problema acuto. Ma non è questo, secondo la paziente, il motivo principale della sua dimissione. A fare maturare la scelta sarebbe stato, sempre a detta della stessa signora, il suo atteggiamento verso il personale curante. Un comportamento protrattosi lungo l'arco dell'intera degenza.
Aggressività in aumento tra i pazienti – La direzione, da noi contattata, non ha voluto aggiungere altro per questioni di privacy. Ma ha comunque fatto alcune precisazioni. «Negli ultimi anni l'aggressività di alcuni pazienti nei confronti del personale ospedaliero è aumentata. È un problema serio. Noi formiamo i nostri infermieri e i nostri medici in modo che sappiano reggere l'urto con questo fenomeno».
Quanta rabbia: i possibili motivi – Ma come spiega la direzione l'incremento di questa problematica? «Alcuni pazienti si comportano male perché non sopportano la malattia. Altri perché sono semplicemente aggressivi. In ogni caso la decisione di dimettere un paziente si basa esclusivamente sul suo quadro clinico e non su aspetti comportamentali».
Terapia ambulatoriale per la signora dimessa – Alla donna in questione i medici della Carità avrebbero comunque prescritto una terapia ambulatoriale per proseguire la sua riabilitazione pur tornando a domicilio. La donna, che nel frattempo ha lasciato l'ospedale, non ha cambiato opinione. «È una vera ingiustizia», ribadisce.