In un’interrogazione di Simone Gianini al Consiglio nazionale si affrontano i nodi del trasporto ferroviario.
BERNA - Il traffico transfrontaliero aumenta sempre di più. Le difficoltà nel muoversi, in particolare ma non solo, nel Mendrisiotto, sono all'ordine del giorno.
Anche il trasporto ferroviario deve scontare ritardi e spesso disservizi oltreconfine. Ecco allora che il consigliere nazionale Simone Gianini interroga il Consiglio Nazionale per sapere a che punto sono gli interventi per un'opera, tanto piccola, quanto vitale per «garantire finalmente la puntualità dei collegamenti tra Ticino e Lombardia».
Nel dettaglio, tra i diversi interventi oggetto di una “Dichiarazione d’intenti concernente la cooperazione per la realizzazione delle opere di potenziamento delle infrastrutture e dei servizi di trasporto ferroviari”, firmata nel 2023 dal consigliere federale Rösti con l’omologo Ministro italiano Salvini, si tratta della costruzione «entro il 2035 di un terzo binario tra Cantù e Camnago sulla linea Chiasso-Milano, il cui finanziamento non è però ancora pianificato.
L'opera (si tratta di un terzo binario di soli 8 km) è di assoluta rilevanza per finalmente garantire la puntualità dei collegamenti EC tra nord e sud delle Alpi, così come quelli regionali tra il Ticino e la Lombardia, per ridurre a tre ore il tempo di percorrenza tra Zurigo e Milano e incrementare il servizio a due treni all'ora, ma anche per migliorare le prestazioni del traffico merci, la cui affidabilità risulta ancora insufficiente».
Da questa importante premessa vengono formulate diverse domande al Consiglo Federale. Innanzitutto se si è al «corrente delle difficoltà e dei ritardi registrati nel traffico ferroviario tra Chiasso e Milano, così come degli ostacoli che si frappongono al potenziamento dei servizi».
Particolarmente interessante anche il terzo quesito che domanda se il Consiglio federale sia disposto a svolgere un ruolo attivo, se del caso anche finanziario, nell’interesse nazionale svizzero per realizzare al più presto quell’opera?».
Altro tema di rilievo «considerata l’aspettativa del Ticino, e in particolare del Mendrisiotto, sempre più oppresso dal traffico stradale transfrontaliero, quali altre opere sono necessarie per migliorare sensibilmente il servizio ferroviario? Un intervento sulla galleria di Monte Olimpino o la realizzazione di un nuovo tunnel per permettere il passaggio dei treni a due piani che oggi devono invece fermarsi a Como, potrebbe essere una? Con quale prospettiva realizzativa
Infine «in quali casi la Svizzera ha sin qui contribuito direttamente al finanziamento di infrastrutture ferroviarie all’estero? Per quali importi complessivi, suddivisi per singolo investimento?