Si è svolta questa mattina la cerimonia di Capodanno culminata con il discorso del sindaco Michele Foletti. Ospite un commosso Croci-Torti.
LUGANO - Come da tradizione Lugano ha riproposto anche quest'anno la storica cerimonia di Capodanno con il corteo che da Piazza della Riforma ha sfilato sul lungolago per raggiungere Palazzo dei Congressi.
Associazioni, politici - tra di loro vi era anche il Presidente del Consiglio di Stato Christian Vitta e l'ex sindaco Giorgio Giudici - e semplici cittadini hanno preso parte all'evento in cui è andato in scena il tradizionale augurio per il nuovo anno con i saluti delle autorità e del sindaco Michele Foletti che nel suo discorso ha per prima cosa salutato e ringraziato l'ospite d'onore di questa edizione, ovvero l'allenatore del FC Lugano Mattia Croci-Torti.
Lo stesso allenatore, salito sul palco, si è commosso parlando della sua esperienza sulla panchina bianconera. «Sono molto grato alla Città di Lugano. Per me è veramente un onore - ha detto con gli occhi lucidi il Crus - poter parlare a una città che mi ha praticamente adottato negli ultimi anni. È poi qualcosa di ancora più bello poterlo fare con qua i miei genitori e la mia famiglia in prima fila. È un'emozione che porterò dentro di me per sempre».
Dopo l'intervento di Mattia Croci-Torti ha ripreso la parola Michele Foletti che ha dedicato un messaggio di augurio a tutti i cittadini di Lugano. «La mia speranza per il 2025 - ha precisato il sindaco - è che si possa continuare a lavorare tutti assieme per il bene di questa città. Per farla crescere e per renderla ancora più accogliente e più bella. Cercando di valorizzarla, perché Lugano è una città incredibile. Io ricordo sempre che quando ci sono gli stranieri che vengono a vivere qui non finiscono mai di complimentarsi. E forse dobbiamo renderci conto anche noi luganesi che viviamo veramente in una perla di città che offre tantissimo e in cui si vive bene».