L'azienda farmaceutica in crisi ha notificato il suo piano di riorganizzazione
MENDRISIO - Sintetica taglia 15 posto di lavoro in Ticino. A renderlo noto in un comunicato stampa la stessa azienda farmaceutica, spiegando che la decisione giunge a seguito delle difficoltà affrontante nell'ultimo anno in particolare nell'accesso al mercato americano. Inevitabile dunque una riorganizzazione aziendale. «Gli interventi proposti interessano i due siti produttivi di Mendrisio e Couvet, oltre che la revisione della strategia commerciale negli Stati Uniti - viene spiegato -. Attraverso l’introduzione di misure di efficientamento dei processi produttivi e di ridimensionamento della struttura dei due siti, la direzione propone la riduzione dell’organico di 55 unità, di cui 40 nel Canton Neuchâtel e 15 in Ticino a cui si aggiunge l’assorbimento di alcune posizioni ricoperte da lavoratori temporanei. Tale intervento riequilibra la rapida crescita degli effettivi registrata negli ultimi 5 anni riportando Sintetica SA ad una dimensione analoga al 2019».
Difficoltà nell'accesso al mercato americano, condizioni quadro peggiorate e un contesto concorrenziale sfavorevole hanno quindi portato l'azienda a chiudere un 2024 davvero complicato. «La combinazione di questi elementi ha portato oggi la direzione a mettere in consultazione alle parti sociali un piano di ristrutturazione che prevede una riduzione complessiva dell’organico di 55 persone, di cui quasi tre quarti nello stabilimento di Couvet/NE. Parallelamente, è stato allestito un ampio piano sociale. L’azienda mira a restare competitiva sul mercato del lavoro con condizioni e prestazioni tuttora particolarmente attrattive».
Si pagano le conseguenze di un mercato in crisi - Non mancano le conseguenze di queste difficoltà, come i «ritardi riscontrati nella registrazione dei propri prodotti sul mercato americano. Negli ultimi 5 anni, l’azienda ha realizzato ingenti investimenti con l’obiettivo di affermare la propria presenza sul mercato diretto statunitense attraverso l’apertura di una filiale a Princeton nel 2022. Il mancato conseguimento degli obiettivi prefissati spinge ora l’azienda a riconsiderare in modo approfondito la propria strategia commerciale negli Stati Uniti e ad avviare nuove iniziative per consolidare la sua posizione nel settore B2B. La complessa dinamica legata allo sviluppo del mercato USA con le relative ripercussioni sullo stato economico- finanziario dell’azienda impongono oggi alla direzione di presentare in consultazione alle parti sociali un piano di misure per rafforzare Sintetica SA. L’obiettivo di tale iniziativa è garantire solidità e continuità alla storia ultracentenaria dell’azienda ticinese - fondata a Chiasso nel 1921 - preservando il proprio rilevante potenziale di ricerca e di sviluppo di prodotti innovativi».
Allestito un ampio piano sociale - Di fronte a questa situazione, «la direzione di Sintetica SA ha elaborato a titolo volontario un piano sociale che prevede un percorso di sostegno ai collaboratori in cerca di lavoro, importanti aiuti finanziari per le persone toccate dalle misure e ulteriori prestazioni in caso di cessazione volontaria del rapporto di lavoro. Non da ultimo, per il 2025 l’azienda ha deciso di adeguare integralmente i salari all’evoluzione dell’indice dei prezzi al consumo (+0,7%). L’intervento è dunque volto a rafforzare e garantire la competitività sul mercato di Sintetica SA».
Il CEO, Hubert Puech d'Alissac - citato nel comunicato - conferma che «la proposta di misure da discutere con i partner sociali mira a stabilizzare e a consolidare la struttura aziendale per restare leader sui mercati di riferimento. Crediamo fortemente nella piazza di ricerca e di produzione svizzera. Per questo motivo, malgrado le difficoltà legate al mercato americano, stiamo valutando gli scenari più promettenti per dare un futuro a lungo termine anche allo stabilimento di Couvet; tra le diverse alternative attualmente in valutazione la direzione sta considerando la possibilità di trasferire l’attività a una società esterna». In linea con i contratti collettivi e gli accordi con le commissioni del personale, le misure di riorganizzazione, così come quelle contenute nel piano sociale sono state sottomesse in consultazione alle parti sociali (commissione del personale e OCST) nei due cantoni in cui si trovano gli stabilimenti».