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CANTONEL'elettrico alla prova del leasing, una volta finito chi continua? Due risposte contrastanti

14.01.25 - 12:05
In Svizzera stenta a decollare e in Ticino resta una frazione. I motivi sono tanti (e complessi). La parola a due e-conducenti.
Davide Giordano
L'elettrico alla prova del leasing, una volta finito chi continua? Due risposte contrastanti
In Svizzera stenta a decollare e in Ticino resta una frazione. I motivi sono tanti (e complessi). La parola a due e-conducenti.

SAVOSA - A 10 anni spaccati dal bando della vendita dei veicolo con motore a combustione nell'Unione Europea l'orizzonte per le auto elettriche in Svizzera (e soprattutto in Ticino) è tutt'altro che privo di nubi. Come riportato dal Blick, nella Confederazione le vendite di e-auto nuove sono calate di un importante 11% facendo finire il nostro Paese alle spalle del Portogallo e fuori dalla top 10 europea.

I motivi? Sono diversi ma, al di là del costo d'acquisto (che resta sempre elevato) a far storcere il naso ai (potenziali) nuovi acquirenti sono piuttosto gli incentivi mancati – o addirittura i "disincentivi" – da parte della Confederazione.

Oltre alla tassa di circolazione (che prima non era contemplata) dal 2024 c'è anche un ulteriore balzello del 4% richiesto agli importatori già alle prese con l'impresa difficile di far quadrare il bilancio di emissioni delle flotte importate.

«Quello che è mancato in Svizzera è una strategia federale a livello nazionale», scrive sempre il quotidiano zurighese, con i cantoni a muoversi a macchia di leopardo per quanto riguarda misure e incentivi.

Altri due punti critici: la ricarica casalinga, prerogativa di chi possiede un'abitazione (e gli svizzeri sono proverbialmente un popolo di affittuari) e l'usato, su cui ancora ci sono molti dubbi, soprattutto per quanto riguarda lo stato di salute della batteria.

In Ticino, quali incentivi?
Stando al decreto esecutivo dell'8 marzo 2023 il Cantone eroga diversi incentivi legati alla mobilità elettrica « in particolare per l'acquisto di veicoli, motoveicoli, quadricicli e tricicli elettrici, lo sviluppo di infrastrutture di ricarica e la messa fuori circolazione di veicoli inquinanti». Per le stazioni di ricarica aziendali e/o private si va dai 500 ai 4'000 franchi di sussidio. Per quanto riguarda i motoveicoli totalmente elettrici, la partecipazione è di 1'000 franchi. Per la messa fuori circolazione di un veicolo ad alte emissioni CO2 e inquinanti (codice B04 o inferiore) il contributo è di 2'000 franchi (per un'ibrida) oppure 4'000 (per un'elettrica). Per maggiori dettagli rimandiamo al sito del Cantone.

Ma chi le usa è soddisfatto e si vede a guidare, in futuro, sempre elettrico oppure proprio no? Ce lo siamo fatti raccontare da due e-conducenti che hanno opinioni diametralmente opposte della questione.

«Non vedo alcun motivo valido per cambiare, continuerei con l'elettrico», ci conferma S*, «il mio leasing scade a giugno e l'unico dubbio che ho è se tenere l'auto che ho ora, oppure prenderne una più grande».

Per lui, che con la sua e-vettura è abituato a girare l'Europa, le preoccupazioni per quanto riguarda la "tenuta" sui viaggi lunghi semplicemente non esiste: «Giro regolarmente la Svizzera, per le vacanze con la famiglia abbiamo fatto tutto il Nord, la Scandinavia, tutta la Francia r non c'è una volta - anzi sì, forse solo una volta - in cui abbia dovuto aspettare più di 10 minuti per attaccare la mia auto alla colonnina rapida. L'attesa durante la carica? Sono quei 20 minuti che passi fra bagno, panino... e stretching».

Con gli anni d’utilizzo l'elettrico è diventato per lui un'abitudine: «Forse sì, all'inizio ero un po' più "ansioso" e pianificavo i viaggi in maniera molto più certosina, con l'esperienza che ho oggi mi concedo un filo in più di improvvisazione... insomma, di posti per ricaricare l'auto se ne trovano ovunque... poi è anche vero che continuando a girare ti costruisci un po' la tua mappa di colonnine ”preferite” e, anche sui viaggi lunghi, questo rende il tutto più naturale».

Per quanto riguarda, invece, la questione del degrado della batteria? «All'ultimo servizio che ho fatto hanno misurato il suo grado di salute, ed era attorno al 95% un calo piuttosto marginale. Pensare di tenerla per altri 4 anni, o più, sarebbe assolutamente legittimo».

«Non mi sono pentito, ma francamente penso che l'elettrico lasci ancora piuttosto a desiderare», commenta invece F* anche lui con un leasing non così lontano dalla scadenza: «Se devo essere sincero, oggi come oggi non sono convinto di tenerla, né di prenderne un'altra 100% elettrica».

La motivazione non è legata al veicolo in sé o ai prezzi del rifornimento: «Allora, premettiamo che per quanto riguarda la guidabilità, il veicolo in sé e anche il prezzo delle ricariche non ho niente da dire. Posso dire che si tratta di signore vetture, con pochissimi problemi e con il prezzo di un pieno - almeno qui in Ticino e Svizzera - veramente irrisori, soprattutto se si stipulano abbonamenti o se si riesce ad connettersi a casa propria».

E proprio qui, secondo lui, il proverbiale asino inizia ad accasciarsi: «Se, come nel mio caso, si è in affitto questa eventualità diventa subito piuttosto complicata. In generale l'esperienza di ricarica resta piuttosto sgradevole in Ticino: non tutte le colonnine funzionano come dovrebbero - quella che si inceppa, quella che non ti legge la carta, quella che sull'app sembra disponibile ma quando arrivi nemmeno parte - e a volte ci si trova un po' con l'acqua alla gola. Insomma, la sensazione è che ancora non ci siamo».

Tallone d'Achille anche il viaggio: «Se si resta a ridosso delle grandi arterie stradali anche percorrere lunghe distanze è fattibile, i problemi iniziano a farsi sentire quando si viaggia un po' fuori dagli schemi. Per esempio in montagna, fra comuni e strade un po' discoste, oppure sulle isole... In famiglia abbiamo due macchine, quando c'è da andare in vacanza non ci pensiamo nemmeno: si prende quella a benzina. Il fatto di avere un bimbo piccolo poi non aiuta, restare fermi per mezz'ora a ricaricare per noi non è semplicemente contemplabile».

*nomi noti alla redazione

TicinoEnergia: «Questo è un il momento giusto per fare buoni affari»
Una situazione complicata che però può sorridere al consumatore, il presente turbolento dell'elettrico lascia spazio a un futuro... di possibili schiarite. Ne è convinta TicinoEnergia, che si esprime per bocca della portavoce Marina Rezzonico: «Nel 2023 in Ticino la percentuale di nuove immatricolazioni di veicoli totalmente elettrici ammonta al 13.5%. Nel 2024 c'è stata una lieve flessione, con una percentuale analoga al 2022 (che ammontava al 11.8%). Possiamo dire che, da quello che vediamo noi, l'interesse è confermato ed è cresciuto negli ultimi anni. In generale, chi passa all'elettrico non torna indietro. Inoltre, c'è una buona parte di popolazione che vorrebbe comprare l'elettrico. Non si tratta dunque di una moda passata, ma si tratta piuttosto di una battuta d'arresto dovuta da diversi fattori».

Quali sono le sfide più grandi da affrontare per lo sviluppo dell'elettromobilità, anche qui con un occhio rivolto al Ticino? «Le sfide da noi sono analoghe a quelle di altri luoghi. Probabilmente una delle sfide più significative è quella della possibilità di ricaricare l'auto presso la propria abitazione (soprattutto se si tratta di plurifamiliari). Inoltre, malgrado sul ciclo di vita il costo dell'auto elettrica è più conveniente, il prezzo d'acquisto rappresenta una barriera per l'acquirente ticinese, il quale ha un potere d’acquisto inferiore rispetto agli altri Cantoni. Un’altra peculiarità del Ticino: il nostro Cantone, per vicinanza geografica e linguistica, risente dell'informazione e della percezione dell'auto elettrica in Italia, dove il mercato delle auto elettriche mostra segnali di profonda stagnazione».

Il Ticino con la sua rete, e il progetto Infovel, è stato pioniere
: «Per quanto riguarda la questione delle ricariche casalinghe ci sono diverse norme in ballo a livello federale», spiega Rezzonico, «a livello cantonale abbiamo lanciato un programma destinato a chi vuole contribuire a sviluppare la rete che si tratti di privati o aziende. In generale: chi ha un interesse ad andare verso l’acquisto di un’auto elettrica, questo è un buon momento. Infatti, essendo il mercato sotto pressione, i prezzi sono al ribasso ed è possibile fare buoni affari», conclude.

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COMMENTI
 

IlBiologo 23 ore fa su tio
Il ragionamento semplice-semplice è: se per fare vendere bisogna incentivare, significa che nell'oggetto in questione ci sono degli svantaggi importanti che si vogliono nascondere dietro i sussidi.

maw 3 gior fa su tio
Quanti illusi "ecologici" tanta energia elettrica vuol dire purtroppo centrali nucleari di nuova generazione e tante batterie vuol dire materie prime insufficienti per soddisfare il mercato con distruzione dell'ambiente ... Quindi?

Arrosto72 3 gior fa su tio
Risposta a maw
Io sono contento dell'auto elettrica, punto. Poi se è ecologica, pure meglio. Le batterie hanno un ciclo di vita molto lungo, anche dopo la fine dell'utilizzo con l'auto: possono essere riciclate per usare come batterie per impianti fotovoltaici per esempio. Una 100 kW che ha un 50% di efficienza (probabilmente dopo almeno 15 anni di vita?) può dare ben 50 kW a un'abitazione per caricare l'energia in esubero dall'impianto solare, tanto per dirne una. Non è che la batteria si butta ... Qui ci sono troppi nostalgici del rumore del motore ... il termico ha 200 anni, perde l'80% in calore disperso e il resto e solo brum brum, servizi, guasti, ecc. Le auto saranno tutte elettriche, fatevene una ragione.

maw 3 gior fa su tio
Risposta a Arrosto72
Il tema del concetto va ben oltre alla durata delle batterie, oppure al suo reimpiego a fine ciclo di vita per i veicoli ... Si parla di produzione di energia per i milioni di veicoli, materie prime, ecc. L'Europa un puntino in mezzo al globo, come una goccia in mezzo al mare, quando tutto il resto del mondo se ne frega dei veicoli EV, per non parlare dei trasporti internazionali su gomma, marittimi e aerei. Quindi avete tutti tante grandi false illusioni. Comprende ora il concetto?

steno 3 gior fa su tio
Risposta a Arrosto72
Set game match. Applausi

Kele 1 3 gior fa su tio
Ho una Kona Ev dal 2020 sono soddisfatto al 100%, quando scade il leasing la ritiro, va troppo bene e con costi davvero minimi. In auto vado in vacanza in Italia ( Inverno e estate) mai avito un problema. Come seconda auto ho una Diesel che quando mi lascia la sostituirò con una nuova EV.

Arrosto72 3 gior fa su tio
Ho una Tesla, sono soddisfatto al 100%. Nessun problema a trovare un charger libero dovunque nel mondo, tariffe ottime dovunque nel mondo. Costo di manutenzione pari a zero, consumi ridicoli. Non tornerò mai più a un motore termico (rumoroso, puzzolente, ecc.)...

faz 3 gior fa su tio
Molto soddisfatta dell'auto elettrica. Avendo casa di proprietà e pannelli solari oltre ad essere pratico è anche molto economico. Capisco però che per chi abita in affitto potrebbe essere scomodo e meno vantaggioso (pur sempre più economico dell'auto a benzina) dover andare altrove a caricare... ma c'è chi lo fa. Riguardo alle batterie credo ci sia un po' di "terrorismo mediatico", da chi segnala scarso rendimento della batteria dopo pochi anni (falso) a chi le ritiene poco ecologiche causa smaltimento della batteria (anche questo falso perchè può durare decenni e prima di venir "eliminita" può essere ancora sfruttata per altre funzioni). Quindi W l'elettrico.

Koblet69 3 gior fa su tio
fra 2 o tre anni quando inizieranno a scadere molti leasing di auto elettriche si creerà un mercato dell'usato con stagnazione importante di tutte ste e-vetture causato dalla sfiducia di buttarsi su veicoli non più al 100% efficienti.

prophet 3 gior fa su tio
Risposta a Koblet69
E' provato che a distanza di 10 anni le batterie hanno un rendimento del 90% e le principali marche garantiscono più dell'80% dopo 20 anni. Le auto a benzina dopo questi anni difficilmente mantengono lo stesso livello di "performance". Inoltre nel caso le batterie fossero fuori dai canoni possono (come viene fatto) venir riutilizzate per impianti di accumulazione. I problemi almeno in Ticino sono 3, le colonnine che non sempre funzionano, la nostra mentalità ma soprattutto la mentalità dei proprietari di condomini che non hanno ancora messo i pannelli solari (limiti legislativi permettendo ovviamente).

Koblet69 3 gior fa su tio
Risposta a prophet
il processo è già in atto , moltissime auto elettriche nuove stagnano invendute nei garage e depositi

Arrosto72 3 gior fa su tio
Risposta a Koblet69
Non mi sembra ... le Tesla vengono vendute usate piuttosto facilmente. Ne sto cercando una a basso prezzo ma è impossibile. Anche dopo 10 anni le batterie vanno ancora benissimo con poco degrado... il resto sono solo le solite fake news per andare contro l'elettrico.

prophet 1 gior fa su tio
Risposta a Arrosto72
esatto, inoltre oggi si trovano anche nel settore elettrico le auto a km0 o immatricolazione giornaliera a prezzi molto interessanti e soprattutto, pensando alle marche svedesi, con 5-8-10 anni di varie garanzie. Senza dimenticare l'imminente arrivo sul mercato della nota marca cinese (che praticamente ha il monopolio di tutto cio' che é elettronico anche sulle auto diesel/benzina...) con le nuove batterie "blade" che non rischiano di esplodere come quelle della Tesla (o le batterie Samsung sulle Jeep).

francox 3 gior fa su tio
Ho notato in più di un caso che seppur troppo care, vanno bene per i quelli che volano 5 volte l'anno e cercano di mettersi a posto la coscienza.

Ala 3 gior fa su tio
Poco più di due anni e 65000 km con la mia elettrica con il solo problema della batteria dei servizi (quella che equipaggia tutte le auto anche termiche). Acquistata per curiosità ed economia di gestione e non per spinta ecologista. La riacquisterei immediatamente pur essendo un oppositore convinto del divieto di vendita dei veicoli termici per ragioni personali e soprattutto pratiche: La rete elettrica non sarà pronta (già oggi nei momenti di punta consumi vengono limitati) e il problema della ricarica per chi non ha un parcheggio proprio non sarà certo risolto entro 10 anni.

TheQueen 3 gior fa su tio
L’unica cosa saggia di questo articolo è la citazione -Un’altra peculiarità del Ticino: il nostro Cantone, per vicinanza geografica e linguistica, risente dell'informazione e della percezione dell'auto elettrica in Italia, dove il mercato delle auto elettriche mostra segnali di profonda stagnazione-. Come sempre delle 🐑 che seguono il sentito dire anziché prima provare di persona e poi giudicare.

steno 3 gior fa su tio
Risposta a TheQueen
Esatto, io chiedo al macellaio se la carne è buona, questi si rivolgono al fruttivendolo e credono alle fake news. Se interessa l'auto elettrica informatevi presso chi la guida ogni giorno da anni

francox 3 gior fa su tio
Un problema è che non si vendono auto a buon mercato, molte cinesi da 10 o 15000 euro non vengono importate. Un'auto microscopica che in Italia costa 6500 euro, qui la spacciano a 18500 fr. Era pubblicizzata davanti alla Migros Agno un paio di settimane fa. Un altro problema sono le colonnine di ricarica, dove purtroppo bisogna collegarsi con un'app,. Da noi è a posto ma se le colonnine sono nei posteggi sotterranei (Italia), lontano da qualsiasi bar o locale pubblico (Italia) o se devi avere un conto corrente nel paese per poter pagare (medio oriente), il viaggio a sud è da sconsigliare (Turchia a parte, lì funziona tutto bene). La gente è pronta, le auto vanno bene, la volontà politica invece manca.

prophet 3 gior fa su tio
Risposta a francox
Però con un juicy booster il problema di ricaricare in pratica si risolve ovunuque in Europa e avendo quello non c'é neanche bisogno della colonnina di ricarica a casa, al massimo una presa 380v.

steno 3 gior fa su tio
Risposta a francox
Tessera nfc, ne ho due per la Svizzera, una per Italia e una per Europa

Porinum 3 gior fa su tio
Con i motori a scoppio posso ancora rischiare ad aquistare un occasione come ho sempre fatto. Non ho molta fiducia invece nell' aquistare un usato elettrico....che comunque al momento non posso permettermi. Quindi, immagino che in futuro ci sarà un ulteriore parco veicoli elettrici fermo e saturo come lo è già per i veicoli a motore....

prophet 3 gior fa su tio
Risposta a Porinum
la maggior parte delle elettriche garantiscono minimo 8-10 la performance della batteria, significa che si possono trovare interessanti offerte con 4-5 anni ed avene altrettanti di batteria assicurata permettendo per esempio un leasing pari durata.

gabola 3 gior fa su tio
Risposta a prophet
e dopo 5 anni ti ritrovi 10/20 Mila franchi di batterie da cambiare,cosa fai?la mia a diesel ha quasi 20 anni e tranne servizio mai fatto niente

prophet 3 gior fa su tio
Risposta a gabola
primo non é detto, secondo basta fare il leasing che si conclude con il termine della garanzia così si riconsegna l'auto punto e basta. Se nei 4-5 anni l'esperienza é stata positiva si potrà optare per prenderne una nuova/occasione (acquisto o leasing) oppure ritornare al diesel o quello che sarà.

Arrosto72 3 gior fa su tio
Risposta a gabola
Se è in Leasing la resituisci. Ma cmq dopo 10 anni la batteria va ancora benissimo. La mia Tesla ha quasi 7 anni e la batteria è efficiente al 95%. Il resto sono chiacchiere da bar.

Spartan555 3 gior fa su tio
Risposta a gabola
Se uno non fa il leasing, non c’è manco da pensare di prendere una elettrica con 5 anni di vita. Come dici bene, se ti vanno le batterie é da buttare perché non vale la pena cambiarle con il costo che hanno (20,000+). Io resto col motore a combustione finché non risolvono questo problema delle batterie, quello della perdita del 30-40% di autonomia in inverno a causa freddo, e riescono ad avere il modo di caricarle piú velocemente.

Arrosto72 3 gior fa su tio
Risposta a Spartan555
Dipende da che marca compri ... con Tesla io ho acquistato con 6 anni di vita e la batteria e ben lontana dall'avere problemi (comunque garantita fino a 8 anni). 5 anni di vita per una elettrica sono come 2 per una a motore termico, non si usura niente (anche perché non c'è praticamente niente da usurare).
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