Come ogni anno, dal 1° febbraio scatta l'obbligo di avere la nuova vignetta. Ma nonostante la scadenza sia nota, le sanzioni fioccano sempre
Da domani se non ce l'hai scatta la multa (di duecento franchi). Scoccata la mezzanotte di sabato primo febbraio, infatti, tutte le persone che vorranno transitare sulle autostrade svizzere dovranno disporre - attaccata al parabrezza o in formato digitale - della nuova vignetta che quest'anno sarà di color arancione.
Quasi 2'600 multe nel 2024 - Chi non avrà un contrassegno valido sarà quindi sanzionato. Ma nonostante questa "scadenza" sia nota da tempo immemore, le multe - secondo i dati forniti a tio.ch dalla polizia cantonale riguardanti le loro attività (anche i collaboratori dell'UDSC effettuano controlli e comminano sanzioni, ndr) - non sono mancate negli scorsi anni. Nel 2024 ne sono infatti state comminate 2'591, l'anno precedente 2'615, mentre nel 2022 furono 2'224.
A livello nazionale - come precisato dall’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) - le sanzioni per la mancata presenza del contrassegno autostradale sul veicolo sono state 17'816 nel 2023 (il dato complessivo per il 2024 non è invece ancora disponibile)
Falsificazione? Fino a 5 anni di prigione - Ma la mancata presenza della vignetta non è l'unica problematica a cui la polizia deve prestare attenzione. Ogni anno infatti le autorità hanno pure a che fare con utenti della strada che esibiscono una vignetta contraffatta o che tentano di utilizzarla su più veicoli. Un reato, questo, che sfocia nel penale «con una denuncia al Ministero pubblico» e che secondo l'articolo 245 del Codice svizzero (vedi box) può costare fino a cinque anni di prigione.
La pellicola trasparente - Un reato che, secondo i dati della polizia cantonale, è però in netto calo, visto che dai 50 casi del 2022 si è passati ai 6 del 2023 e ai 3 del 2024. «In caso di manipolazioni o contraffazioni - ci spiegano dall'Ufficio stampa - il modus operandi più ricorrente è l’uso di una pellicola trasparente adesiva per rendere trasferibile il contrassegno su più veicoli».
Casi in calo - Per quanto riguarda invece la (forte) diminuzione dei casi registrati bisogna tener conto di vari fattori. «I dati - premette la polizia cantonale - variano anche in base alle attività effettuate. Maggiori controlli portano ovviamente a maggiori sanzioni. Ma basandoci unicamente sui dati rilevati, le iscrizioni sono effettivamente diminuite. Verosimilmente l’introduzione del contrassegno elettronico - con la targa che può essere facilmente spostata su più veicoli - ha giocato un ruolo».
La vignetta elettronica piace sempre di più - Una vignetta digitale che, a causa dei suoi vantaggi, è sempre più amata dagli utenti, come certificato dai numeri fornitoci dall'UDSC: «Al 29 gennaio 2025 sono state vendute in totale 2’166'851 vignette elettroniche, mentre lo stesso giorno dello scorso anno erano 1'837'780». La percentuale registrata nel 2024, quando il 35% dei contrassegni era in formato digitale, è quindi destinata a salire ulteriormente. Ma i nostalgici, per ora, possono dormire sonni tranquilli. «Finché le vendite delle vignette adesive rappresenteranno almeno il 10% di quelle totali - rassicura l'UDSC - continueranno a essere disponibili».
Articolo 245 - Falsificazione di valori di bollo ufficiali
1. Chiunque, al fine di usarli come genuini od inalterati, contraffà o altera valori di bollo ufficiali, in ispecie francobolli o marche da bollo o da tassa, chiunque a valori di bollo ufficiali annullati dà l’apparenza di bolli ancora validi per usarli come tali, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni o con una pena pecuniaria.
Il colpevole è punibile anche quando ha commesso il reato all’estero, se è stato arrestato nella Svizzera e non è estradato all’estero e se l’atto è punito nello Stato in cui fu compiuto.
2. Chiunque usa come genuini, inalterati o validi valori di bollo uffi-ciali contraffatti, alterati od annullati, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni o con una pena pecuniaria.
Codice penale svizzero (CP)