Cerca e trova immobili
LUGANO

La Città rallenta, ma il dibattito si infiamma

Nuove zone 20 e 30: il Consiglio comunale approva il "freno". Lega e Udc annunciano il referendum. E la gente cosa dice?
La Città rallenta, ma il dibattito si infiamma
Davide Giordano tio/20min
La Città rallenta, ma il dibattito si infiamma
Nuove zone 20 e 30: il Consiglio comunale approva il "freno". Lega e Udc annunciano il referendum. E la gente cosa dice?

LUGANO - Lugano rallenta, ma non si ferma. Lunedì sera il Consiglio comunale ha infatti accolto, un po' a sorpresa, il Messaggio dell’Esecutivo per l'adozione di nuove zone limitate a 20 e 30 chilometri orari in città. Il progetto, contestato a destra e sostenuto dal centro-sinistra, ha ottenuto, dopo un ampio dibattito, la maggioranza grazie al rapporto di minoranza della commissione dell’Edilizia (relatore il capogruppo dei Verdi Danilo Baratti).

L’ago della bilancia? Il sostegno del Plr che ha però richiesto un taglio (a 1,39 milioni di franchi) del budget tramite un emendamento. Eppure la questione è tutt'altro che chiusa: Udc e Lega hanno già annunciato l’intenzione di presentare un referendum.

Tra sicurezza e prevenzione - «Mi sento più sicura, possiamo camminare per strada più tranquilli», ci ha spiegato una signora residente a Lugano favorevole alle nuove zone 20 e 30. «A Breganzona c'è una via molto trafficata in cui le auto sfrecciano senza controlli. È pericoloso», ha ammesso invece una seconda persona.

Non tutti però vedono di buon occhio la modifica del piano della viabilità. «Sono contro perché gli ingegneri hanno dimostrato che circolare a 20 o a 30 chilometri orari si consuma e si inquina molto di più. Sono solo iniziative ideologiche che non hanno nessun riscontro nella realtà».

Una maggioranza risicata - Fatto sta che anche in Consiglio comunale il Messaggio è stato fortemente contestato. «Sono soddisfatta che è passato il principio», ci spiega invece la Capodicastero Sicurezza e Spazi Urbani Karin Valenzano Rossi. Cioè? «Moderazione della velocità con zone 30 all'interno dei quartieri residenziali o vicino a scuole».

Uno dei punti più controversi della proposta era stato il budget di 2,7 milioni richiesti. Un numero ridotto poi di quasi la metà. «Quando questo Messaggio era stato ideato, avevamo previsto circa 800mila franchi per rifare la segnaletica verticale in tutta la città, così da ottenere un'uniformità estetica. Oggi la situazione finanziaria è cambiata. È stata quindi tolta questa posizione non strettamente necessaria», ha precisato la Capodicastero.

Davide Giordano tio/20min - TiPress

Una questione che infiamma - Come detto, Udc e Lega non resteranno a guardare e hanno già promesso battaglia con un referendum. «È una mossa politica legittima. Loro sono contrari a qualsiasi tipo di moderazione. Mi preme però dire che non si tratta di una limitazione generale 30, ma di una scelta moderata per accrescere la vivibilità nei quartieri e garantire la sicurezza».

E su un punto però Valenzano Rossi vuole fare chiarezza. «Non è una guerra agli automobilisti. Nelle strade a scorrimento (dove il limite resterà a 50) non è prevista alcun tipo di moderazione». Ma saranno i quartieri «dove i residenti chiedono sicurezza e pretendono di poter dormire e riposare» interessati alla moderazione della velocità.

Un po' di dati - A Lugano oggi si contano 71 km (36% del totale) su 197 km di strade comunali moderate a 30 o 20 km/h (zona incontro). Con l’aggiornamento proposto dal Municipio si avranno 109 km di strade moderate (che significa un incremento di 38 km). L’obiettivo? «L’aumento della sicurezza della circolazione, grazie alla riduzione del numero di incidenti e dei movimenti veicolari impropri».


Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE