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LUGANO

Pronti ad azioni contro la chiusura della piscina del suo parco

Obiettivo: fare in modo che l'area di Carona resti aperta e accessibile alla popolazione tutto l’anno, proprio come il Ciani
TiPress
Pronti ad azioni contro la chiusura della piscina del suo parco
Obiettivo: fare in modo che l'area di Carona resti aperta e accessibile alla popolazione tutto l’anno, proprio come il Ciani

LUGANO - Nel corso di un incontro all’Hotel Pestalozzi di Lugano, lo scorso 6 febbraio, diversi cittadini luganesi ed alcune associazioni attive sul territorio hanno espresso con la volontà di unire le forze contro la chiusura della piscina di Carona e del suo parco.

Il comitato allargato si pone «al di là delle divergenze tra favorevoli e contrari al “Glamping TCS”» e trova tutti d’accordo nel considerare «sbagliata» la decisione dell’Esecutivo dello scorso 17 ottobre.

Durante l'incontro di è ricordato come la città, al momento dell’aggregazione, avesse assunto l’impegno di valorizzare la piscina e di garantirne la piena efficienza per poi, lo scorso ottobre, decretarne la chiusura «a causa dei costi di manutenzione».

Attribuire questa decisione ai ricorsi, secondo il comitato, «è un atto irresponsabile e ricattatorio, che rischia di compromettere definitivamente l’utilizzo della piscina». «I ricorsi - viene sottolineato - rappresentano uno strumento del processo democratico, volto a garantire il rispetto delle norme e la trasparenza nelle decisioni pubbliche, assicurando che le scelte urbanistiche avvengano nel rispetto dell’interesse collettivo e delle leggi vigenti. E in questo caso specifico contestano esclusivamente la modifica del piano regolatore, necessaria per trasformare un’area non edificabile – peraltro protetta a livello federale – in un’area utilizzabile a scopo edificatorio, consentendo così la costruzione di un villaggio all’interno di un parco pubblico di inestimabile valore storico e naturalistico».

Il neo costituito comitato, riunitosi venerdì 14 febbraio nel suo primo incontro di coordinamento, sta ora organizzando una serie di azioni volte a sensibilizzare l’Esecutivo e spingerlo a modificare la sua decisione.

Il comitato si pone anche l’obiettivo di fare in modo che il parco della piscina di Carona resti aperto e accessibile alla popolazione tutto l’anno, proprio come il parco Ciani. «Le spese per il suo mantenimento vanno considerate un investimento per il benessere collettivo, per la coesione sociale e per il turismo nella regione. Destinare risorse alla sua gestione e manutenzione significa investire in un ambiente sano e inclusivo, a beneficio di tutta la comunità».

Oltre al lancio di una raccolta firme, il comitato chiederà un incontro con il Municipio per cercare, in tempi brevi, una soluzione condivisa.

Per aderire al comitato e/o far parte del gruppo di lavoro si può scrivere a comitatopiscinacarona@gmail.com

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