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LUGANO

Sul Morel vuoto, ecco apparire i graffiti: «Lugano è Morta»

Lo stabile, fulcro della scena indipendente ticinese, aspetta la demolizione. Sartori: «Estranei all'azione, ma l'insoddisfazione è reale».
foto lettore tio.ch
Sul Morel vuoto, ecco apparire i graffiti: «Lugano è Morta»
Lo stabile, fulcro della scena indipendente ticinese, aspetta la demolizione. Sartori: «Estranei all'azione, ma l'insoddisfazione è reale».

LUGANO - «Lugano è morta», «Ciao Morel», questa e altre scritte sono apparse questo fine settimana sulla facciata dello stabile Morel in Via Adamini, a pochi passi dal Lac.

Lo storico ex-garage luganese dopo anni di attività che ne hanno fatto un vero e proprio simbolo della scena indipendente sulle rive del Ceresio, è ormai un guscio vuoto in attesa della demolizione – decretata lo scorso gennaio da una sentenza del Tribunale federale – che a breve lo consegnerà alla memoria collettiva.

Nei suoi 8 anni di attività lo Spazio Morel ha ospitato una variegata iosa di realtà culturali ticinesi, svizzere e internazionali.

Le firme, lasciate sulle mura e sugli stucchi, conferma l'Associazione Morel non hanno nulla a che vedere con l’associazione o i precedenti inquilini: «Abbiamo lasciato gli spazi settimana scorsa», ci conferma Noah Sartori che ribadisce come la mano (o le mani) dietro al gesto siano ignote.

«Ha tutta l’aria di essere stata un'azione spontanea che rappresenta - a mio modo di vedere - solo la punta dell’iceberg di un’insoddisfazione popolare latente nei confronti di un certo modo di fare della politica nostrana, la quale sembra sempre meno interessata ad ascoltare le necessità reali della popolazione», continua Sartori, «voglio sperare che questo evento non venga strumentalizzato dalla politica e che anzi, quest’ultima faccia “mea culpa” attivandosi veramente con determinazione e concretezza per sistemare una mancanza ormai più che acclamata attorno alla necessità di spazi, alla valorizzazione e al riconoscimento del valore del tessuto culturale locale».

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