Lo chiede un gruppo di deputati di vari schieramenti politici
BELLINZONA - Un gruppo di deputati in Gran Consiglio esponenti di vari schieramenti politici e rappresentanti dei cittadini delle regioni di valle del Cantone (primo firmatario il comunista Massimiliano Ay) ha inviato una lettera al Consiglio di Stato per chiedere di rivalutare la chiusura della Casa dello Studente di Bellinzona.
«Siamo sicuri che condividiate con noi la necessità che il luogo di provenienza geografica non debba rappresentare un fattore di discrimine nella scelta del futuro formativo di un giovane» affermano i granconsiglieri. «Non pare siano state predisposte sistemazioni alternative a favore degli allievi, soprattutto di coloro che provengono dalle valli, i quali non devono essere svantaggiati rispetto ai loro coetanei che abitano nei centri urbani».
La chiusura della Casa dello Studente avrebbe quindi ripercussioni sul diritto allo studio «e ciò non verrebbe ovviamente sopperito dal miglioramento nella rete di trasporto pubblico». Il Consiglio di Stato viene invitato ad agire con urgenza, anche per evitare situazioni di precarietà per studentesse e studenti accolti attualmente presso la struttura bellinzonese.