Investimenti abusivi in Svizzera, arrestato private banker di Zarattini

Quattro le ordinanze di custodia cautelari nei confronti di altrettanti componenti di un'associazione a delinquere transnazionale
LUGANO - Sono quattro le ordinanze di custodia cautelare emesse dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Firenze, Angelo Antonio Pezzuti, nei confronti di altrettanti componenti di un'associazione a delinquere transnazionale.
Secondo quanto emerso dalle indagini - si legge sull'edizione online de "La Nazione" - un consulente finanziario nato a Milano ma residente in Svizzera, coadiuvato da altre tre persone, aveva creato un'organizzazione dedita alla gestione di fondi non autorizzata. Ad imprenditori italiani venivano proposti investimenti e la gestione di fondi, che venivano trasferiti in Svizzera e nel Principato di Monaco.
Il gruppo forniva servizi che andavano dal servizio di trasporto valuta attraverso le frontiere a mezzo di spalloni, alla creazione di società ad hoc residenti in paesi offshore. Un modus operandi dell'organizzazione che aveva lo scopo di eludere il fisco grazie anche a società fiduciarie che schermavano il reale titolare effettivo dei conti correnti accesi all'estero.
La somma raccolta nel primo semestre del 2013 è risultato pari a 200 milioni di euro. La Guardia di finanza ha documentato, attraverso riprese video, alcuni incontri che avvenivano nelle hall di alcuni alberghi fiorentini.
Dalla Nazione si apprende che in carcere sono finiti un 47enne della provincia di Bergamo, private banker per la banca Zarattini di Lugano, e un, 51enne residente in Svizzera e titolare della società di consulenza finanziaria "CapitalProtected". Ai domiciliari un 42enne residente in provincia di Torino, considerato dagli inquirenti il contabile e mente dell'organizzazione e un 48enne di Bergamo che procacciava i clienti e li seguiva in ogni fase dell'attività finanziaria.




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