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Legna da ardere: il Ticino è invaso dall'Est Europa

È caos nel mercato della legna da stufa in Ticino. Prezzi fuori controllo, cresce il business di chi importa dall’Est Europa e rivende in nero
Foto d'archivio (Keystone)
Legna da ardere: il Ticino è invaso dall'Est Europa
È caos nel mercato della legna da stufa in Ticino. Prezzi fuori controllo, cresce il business di chi importa dall’Est Europa e rivende in nero
BELLINZONA - "Sono 30 franchi al quintale più 30 per la consegna, minimo 5 quintali, la prima volta mi paghi in contanti". E la fattura? "Di solito non la faccio, ma se proprio vuole...". Funziona così il mercat...

BELLINZONA - "Sono 30 franchi al quintale più 30 per la consegna, minimo 5 quintali, la prima volta mi paghi in contanti". E la fattura? "Di solito non la faccio, ma se proprio vuole...". Funziona così il mercato grigio, quasi nero, della legna da ardere made in Ticino – che è sempre più made in Romania, Ucraina, Russia. "Sono tre anni che lavoro qui, la legna viene dalla Croazia e nessuno si è mai lamentato" spiega al telefono l’autore di uno dei tanti annunci “vendesi legna” che affollano internet in questo umido autunno ticinese.

"Il mercato è letteralmente invaso dai venditori in nero, gente che va a fare legna nel weekend per arrotondare e la rivende senza emettere fatture, mettono annunci ovunque" spiega il titolare della Giordani SA di Gudo. Il momento è propizio: sebbene i ticinesi comprino sempre più pellet, la tradizione della legna da ardere (nel camino soprattutto, ma anche nella stufa) è più viva che mai. "Abbiamo clienti di ogni fascia d'età" spiega Stefano Iorio della Valli di Lugano "quest'anno le vendite vanno particolarmente bene, è il meteo che spinge all'acquisto".

Che il business faccia gola a molti, e che molti non siamo in regola, lo conferma anche Curzio Castelli dell’Associazione imprenditori forestali della Svizzera italiana (Asif). "Abbiamo raggiunto i 38 associati, ma gli operatori attivi sul mercato ticinese sono molti di più" spiega Castelli. "Una vera giungla. La maggior parte della legna sta arrivando dalla Svizzera interna e dai paesi dell’Europa dell’Est, con prezzi stracciati rispetto a quelli locali".

Sarà per questo che il tariffario dell’Asif (46 Fr al quintale per la legna di faggio da stufa, 42 per quella mista) ormai non se lo fila quasi nessuno. Sono pochi i duri e puri come il signor Walter Schick, titolare della Eco2000 di Villa San Vitale che comercia "solo legna mista ticinese al cento per cento". Orgogliosamente eco-friendly, a chilometro zero e a prezzi abbordabilissimi. Perché "di legna nei nostri boschi ce n’è tanta, mi spiegate perché dobbiamo andare a prenderla all’estero?".

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