Cerca e trova immobili

CHIASSOConferenza terminata: arrestato il cognato. Omicidio e occultamento del cadavere

19.10.16 - 11:05
La polizia non esclude la possibilità di aprire indagini nei confronti di altre persone, ma per ora non c'è nessun indagato
TiPress
La polizia non esclude la possibilità di aprire indagini nei confronti di altre persone, ma per ora non c'è nessun indagato

CHIASSO - Ci sono nuovi e importanti aggiornamenti sulla morte dell'insegnante 35enne di Stabio. A fornirli, questa mattina alle 11, è la polizia cantonale in un incontro con i media durante il quale verranno indicati i risultati provvisori relativi all’inchiesta sul ritrovamento del cadavere di N.A. nei boschi di Rodero (CO). Alcune informazioni, d'altra parte, erano già trapelate questa mattina, come quella del fermo del cognato della donna.

11:44

La morte fra le mura domestiche

La morte, secondo gli inquirenti, dovrebbe essere avvenuta nell'abitazione della ragazza, che vive assieme alla madre.

Sull'eventuale coinvolgimento della madre non si esprimono. Esclusa invece l'ipotesi che la morte sia avvenuta per eventuali comportamenti della donna.

La polizia non esclude la possibilità di aprire indagini nei confronti di altre persone, ma per ora non c'è nessun indagato.

11:42

Arrestato il cognato. L'accusa è di omicidio e occultamento del cadavere

Ten. Marco Zambetti (Capo reparto Giudiziario 2)

«Abbiamo avuto notizia tramite CCPD del ritrovamento già domenica. Lunedi' mattina abbiamo allarmato gli inquirenti. Nella mattinata la denuncia dell'istituto scolastico ha postato al riconoscimento del corpo rinvenuto a Rodero che corrispondeva a quello della maestra.»

Dopo aver ascoltato i famigliari e tracciato i profili e i percorsi seguiti durante i weekend, «si è giunti alla conclusione che verosimilmente vi era una persona coinvolta in questo atto e che non si trattava di morte naturale», ha precisato Zambetti. 

«Continuando nell'inchiesta si è appurato come una persona si trovava in Italia, per motivi familiari, quindi abbiamo atteso il suo rientro per interrogarlo. Al momento del suo rientro è stato fermato al valico del Gaggiolo e posto sotto interrogatorio. Sono quindi emerse parziali ammissioni e quindi è stato arrestato un 42enne familiare della vittima. Suo cognato. L'accusa è di omicidio intenzionale nonchè occultamento del cadavere.»

Siamo solo all'inizio, hanno specificato le forze dell'ordine. Ora si dovrà appurare quanto dichiarato dalla persone ed effettuare tutti i rilievi del caso.

11:34

«Il corpo abbandonato in un luogo squallido»

Magg. Andrea Ilari (comandante reparto operativo Como): «Il rinvenimento è stato del tutto occasionale ed è avvenuto da parte di una cittadina italiana. Il corpo era abbandonato nei pressi di una sorta di discarica abusiva, un posto squallido nei boschi di Rodero. Si è evidenziato subito un ostacolo, quello di recuperare elementi di rintracciabilità della vittima che nell'immediato non sono stati trovati, a causa della mancanza di documenti e di un telefono cellulare. Il corpo oltretutto era senza scarpe o una giacca. C'erano state abbondati piogge e il corpo, bagnato, non faceva pensare a qualcuno uscito di casa prevedendo la pioggia. I rilievi sono stati effettuati con accuratezza e alcune indagini sono tuttora in corso. Il cadavere aveva solo delle abrasioni dovute all'abbandono e qualche ecchimosi sul corpo.»

«Immediatamente abbiamo contattato tutte le province italiane e il CCPD e la polizia cantonale di Chiasso per attivitä di verifica del proprio territorio per una verifica su eventuali scomparsi».

«È parso da subito che il corpo non stesse li' per una casualità e si è quindi profilata da subito l'ipotesi del delitto. Grazie alla polizia di Chiasso si è potuto risalire all'identità di Nadia Arcudi.»

11:30
TiPress
11:25

Col. Andrea Torzani (Comandante Provinciale Carabinieri Como): «Abbiamo iniziato subito a pensare che la salma potesse essere di nazionalità svizzera per un piccolo dettaglio rinvenuto sul corpo: un braccialetto di un evento sportivo tenutosi di recente e Lugano. Dall'interscambio di informazioni con i colleghi svizzeri siamo riusciti subito a identificare la vittima.»

11:22

Comandante della Polizia Cantonale, Colonnello Matteo Cocchi: «Voglio iniziare con un momento di vicinanza dello stato a amici familiari e allievi. Un'operazione congiunta ci ha portati qui con i carabinieri di Como. La collaborazione transfrontaliera funziona. In meno di 48 ore con un lavoro senza pausa siamo arrivati al fermo di una persona.»

11:19

Portavoce della Polizia Cantonale, R. Pizolli: «Lo scopo di questo incontro è quello di fornire informazioni corrette per evitare inutili speculazioni. Il primo pensiero va alla vittima di questo fatto di sangue, agli amici, la famiglia e gli allievi».

Confermato il fermo e l'arresto di una persona indagata.

11:18
TiPress